Nonostante il ribaltamento in appello della sentenza a carico del maresciallo dei carabinieri Marco Pegoraro al processo per la morte di Mauro Guerra nessuno ha mai pagato per questo reato
Nelle motivazioni della sentenza si parla anche dei testimoni, i carabinieri Filippo Vettorato e Stefano Sarto. Smontano la loro ricostruzione degli eventi, «che non aveva nulla a che fare con i fatti, bensì con l'immaginazione»
Madre e sorella di Mauro Guerra, saranno ospiti de "I Fatti Vostri", la trasmissione televisiva di Rai 2 condotta da Salvo Sottile. Sabato scorso al Kennedy di Monselice proiettato il documentario che racconta la vicenda del 32enne ucciso mentre tentava di sfuggire a un Tso che nessuno aveva richiesto
Il fondatore di A Buon Diritto: «Contro Guerra era stata condotta una vera e propria caccia all’uomo». Riccardo Noury, Amnesty International: «A Carmignano di Sant’Urbano è accaduto qualcosa di molto grave in termini di violazione dei diritti umani»
Vittoria delle parti civili ovvero i famigliari di Mauro Guerra che saranno risarciti. L'avvocato Pinelli: ««Siamo soddisfatti, la corte ha riconosciuto la responsabilità dell'imputato. Un comportamento illegale come è stato ritenuto dai giudici della Corte d'Appello»
Il maresciallo Filippo Billeci sui fatti di luglio 2015, quando a Carmignano di Sant'Urbano, Mauro Guerra perse la vita: «Chiamato per un Tso che solo dopo ho scoperto non esserci. Il brigadiere Sarto sostiene in tribunale che comandavo io? Chissà perché»
Divisi su tutto i legali della famiglia Guerra, parte civile, e il difensore del maresciallo Pegoraro. Se da una parte si evocano i diritti umani e la difesa a tutti i costi della vita, dall'altra si parla di uso legittimo dell'arma. Nel dimostrarlo i legali citano, evidenziando opposte visioni, le sentenze successive al G8 di Genova 2001
Mauro Guerra era un trentaduenne di Carmignano di Sant'Urbano ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere mentre tentava di sfuggire a un Tso che nessuno aveva mai richiesto, quindi illegittimo
Mauro Guerra rimase ucciso il 29 luglio 2015 nelle campagne di Carmignano di Sant’Urbano da un colpo di pistola sparato da un carabiniere. Martedì 24 agosto il film sarà presentato a Monselice
La corte d’Appello di Venezia, dopo il ricorso ai fini di un risarcimento civile presentato dagli avvocati della famiglia Guerra, F. Pinelli e A. Berardi, non ha rigettato il ricorso ma ha deciso di sentire ancora una volta alcuni testimoni. Si tratta di due carabinieri e di un medico del 118
La famiglia Guerra ha presentato in procura a Rovigo un esposto in cui denuncia tutti i sette carabinieri che il 29 luglio del 2015 volevano imporre un tso al giovane. Anche il giudice che ha assolto l'unico militare imputato l'ha definito non legittimo
La madre di Mauro Guerra, ucciso 5 anni fa dai carabinieri di Carmignano: «Mai nessuno delle istituzioni locali si è fatto anche solo sentire. Mai. La nostra è una sofferenza che si ingigantisce giorno dopo giorno. Non ci può essere pace senza giustizia»
La madre di Mauro Guerra, Giusi Businaro, ha deciso di mandare una lettera anche al Capo dello Stato, il Presidente Sergio Mattarella, per chiedere ancora una volta verità e giustizia riguardo la morte del figlio
Al caso si è interessato anche il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, che dopo aver incontrato la famiglia a Roma ha voluto risentire mamma Giusi durante la sua visita a Padova di settimana scorsa
I familiari dello sfortunato Mauro, il 32enne che il 29 luglio 2015 a Carmignano Sant’Urbano (Padova) è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco sparato dal maresciallo dei carabinieri Marco Pegoraro, sono stati ricevuti al Comando Generale dei Carabinieri
«Non vorrei essere nei suoi panni, ho un figlio e capisco il suo dolore», ha detto alla madre del trentaduenne ucciso quattro anni fa da un carabiniere che poi è stato assolto in primo grado, nonostante le motivazioni della sentenza evidenzino abusi e mancanze da parte degli uomini in divisa presenti
«Mio figlio ha pagato con la sua stessa vita la prevaricazione dell'autorità, l'abuso di potere e la sopraffazione, le condotte illegali, squadriste ed illegittime poste in essere prima di arrivare a sparargli, ad un passo di distanza»
Nel pesarese una giovane coppia si schianta contro un'altra auto uccidendo tre persone. I due sono sbalzati fuori dalla loro. Lei muore, lui nega di essere stato al volante. E la Procura di Ancona fa una scelta opposta a quella di Treviso
Nel corso di un dibattito allo Sherwood Festival è intervenuta Elena Guerra, la sorella di Mauro:«Nelle cinquanta pagine scritte dal giudice ci sono spiegati gli abusi commessi. Però non si capisce perché l'imputato sia stato assolto e nessuno paghi per mio fratello»
«Motivazioni che danno un conforto alla nostra tesi: il giudice spiega chiaramente che il Tso era illegittimo. Ne usciamo rafforzati sul fatto che questa sentenza è sbagliata nelle conclusioni e va impugnata. Ci auguriamo che la Corte d'Appello la possa riformare»
Nelle motivazioni della sentenza che ha portato all’assoluzione del carabiniere Pegoraro il tribunale “condanna” le modalità di accerchiamento del giovane trentaduenne ucciso dal maresciallo
Biancoscudati col lutto al braccio in ricordo del giovane atleta scomparso, David Cittarella. In curva degli ospiti si chiede ancora giustizia per il giovane di Carmignano di Sant'Urbano
«Era tutto già deciso, un processo farsa. Sul banco degli imputati ci hanno messo mio figlio invece che chi lo ha ucciso», ha dichiarato Giusi Guerra dopo la sentenza
In soli quaranta minuti di camera di consiglio il giudice Raffaele Belvederi ha deciso per l'assoluzione. «E' come se gli avessero sparato un secondo proiettile», ha affermato la madre
All’ingresso, tutti gli uomini che si sono presentati per assistere all’udienza sono stati fermati, riconosciuti e schedati dalla polizia locale. Il Pm ha chiesto l'assoluzione per l'imputato