Spazio, quindi, alle “pizze speciali”, ideate appositamente per la “giornata” (che saranno tenute a menù almeno fino a domenica 21 gennaio), mentre nella sola giornata di mercoledì 17 gennaio alcune pizzerie proporranno combinazioni a prezzi ridotti
«Il Presidente del Veneto Luca Zaia non ha perso tempo e, subito dopo aver incontrato martedì 13 aprile la delegazione dell'Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (Appe), ha diramato "live" l'appello ai Sindaci della Regione affinché tutti possano agevolare la concessione e l'ampliamento dei dehors estivi, quanto mai vitali in questo periodo pandemico»
Con due distinti provvedimenti la Giunta regionale del Veneto estende anche alle imprese della ristorazione e della somministrazione di alimenti e bevande le provvidenze anti-Covid pensate per il rilancio del turismo e della cultura
La dichiarazione va fatta solo se il lavoratore è stato in ferie: l'Associazione Provinciale Pubblici Esercizi ha predisposto un modello da far sottoscrivere a tutti i dipendenti
A diffonderlo è Appe: per ciascuno dei 166 locali elencati sono riportati indirizzo, tipologia e recapito telefonico oltre, naturalmente, i giorni e orari di apertura, anche a Ferragosto
La puntualizzazione è di Appe Padova: «Le nuove linee guida non introducono alcuna novità riguardo a questo aspetto e, pertanto, la misurazione della temperatura di clienti e dipendenti rimane una facoltà (e non un obbligo) data al gestore del locale, sia esso un bar, piuttosto che un ristorante, una pizzeria o pasticceria»
150 sono state accolte (delle quali 107 per ampliamenti di plateatici già esistenti e 43 per nuovi plateatici), 28 sono in attesa di parere tecnico a seguito del sopralluogo e 32 sono state rigettate
Gli esercenti sono soddisfatti di aver recuperato il rapporto con buona parte dei propri clienti, ma sono estremamente preoccupati per la gravissima flessione dei fatturati e per l’incertezza di poter mantenere la forza lavoro
«Le linee guida regionali sono più morbide di quelle Inail ma comunque garantiste del diritto alla salute delle persone e dei principi della prevenzione alla diffusione del virus»
«Prevede per chi ha già un plateatico di poterlo ampliare fino al 50% in più rispetto alla dimensione attuale e dà la possibilità anche a tutti i locali che un plateatico non ce l'hanno di trovare un modo per collocare sedie e tavolini in deroga e gratuitamente»
I risultati del questionario proposto da Appe ai suoi associati: le linee guida Inail potrebbero costringere molti bar e ristoranti a tenere chiuso e portare a massicci licenziamenti
«I casi sono due: o si riaprono i locali, dando agli esercenti la possibilità di lavorare in sicurezza, con protocolli organizzativamente praticabili ed economicamente sostenibili seppur con capienze ridotte, oppure è preferibile tenere tutto chiuso»
«Il Governo sembra essersi dimenticato di mettere le imprenditrici e le lavoratrici in condizione di rientrare in attività con equilibrio e costanza. E se le donne non potranno andare al lavoro salterà la tenuta di tutto il settore dei pubblici esercizi»
L'annuncio è dell'assessore Bressa: «Previsto l’azzeramento del canone di occupazione del suolo pubblico per tutto il periodo di lockdown in favore delle attività chiuse per decreto. E proporrò un nuovo posticipo per la prima rata della Tari»
Alle ore 21 di martedì 28 aprile molti bar e ristoranti di Padova e provincia hanno acceso le loro luci - come annunciato in giornata - per sensibilizzare sulla chiusura forzata causa Coronavirus
Filippo Segato, segretario di Appe Padova: «Gli esercenti sono allo stremo, non ce la fanno più a sopportare questa prolungata inattività. Lanciamo una petizione online per chiedere alle istituzioni un ripensamento temporale»
Spiega l'assessore al commercio: «Grazie a questa disponibilità potremo sicuramente meglio gestire le esigenze di baristi e ristoratori. Importanti novita anche per Tari e canone di occupazione di suolo pubblico»
Spiega l'assessore al commercio del Comune di Padova: «Abbiamo bisogno di tutto tranne che di una paralisi in questa fase già così complessa. Perché le persone, quando potranno uscire, preferiranno stare all'aperto»
«Apprezziamo gli sforzi del Governo preannunciati nel Decreto Liquidità ma per evitare i fallimenti servono velocità, zero burocrazia, certezza dei tempi e soprattutto risorse vere»
Spiega l'assessore Bressa: «Dopo le 18 le attività possono fare consegne solo a domicili evitando che il momento della consegna preveda contatti personali. Solo le attività artigianali e commerciali che non hanno il limite di chiusura alle 18 possono invece consegnare anche per asporto (esempio pizzerie take away e gelaterie senza licenza di somministrazione)»
«Aggiornamento importante per bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie: come abbiamo chiesto possono realizzare servizio di asporto dopo le ore 18 con ingressi strettamente limitati al ritiro del pasto, senza produrre assembramenti e facendo mantenere la distanza di un metro tra le persone»
Una prima stima Appe calcola in 120 milioni di euro le perdite di fatturato del settore nei prossimi tre mesi. Crisi economica che potrebbe causare, se non arginata per tempo, una fortissima crisi occupazionale
A fornire un primo aggiornamento è l'assessore Bressa, che promette agli esercenti: «Noi non ci fermiamo: abbiamo ottenuto i primi risultati, ma chiederemo un ulteriore sforzo alla Soprintendenza per ottenere degli orari più ampi di utilizzo»