La provincia di Padova è la prima, a livello veneto, per superfici dedicate all’asparago, con 690 ettari totali concentrati tra i sette Comuni che fanno parte del Consorzio per la tutela dell’asparago di Pernumia (Pernumia, Monselice, Galzignano, Battaglia, Cartura, San Pietro Viminario e Due Carrare) e del Cittadellese
Aggiunge il presidente del Veneto: «La stima di circa 12,6 milioni di ettolitri complessivi frutto del lavoro di oltre 27mila aziende viticole è uno dei più importanti segnali di ripresa per la nostra Regione. Un risultato che è segno di capacità imprenditoriale e grande passione per il lavoro, caratteristiche che sono nel Dna dei veneti»
Nei frantoi la bolletta dell’energia è addirittura quadruplicata rispetto al periodo pre-Covid: i cartoni vengono il 100% in più del 2021, le bottiglie di vetro il 70%, mentre il costo dei tappi ha raggiunto un +40%
Attualmente, è stato rilevato, la produzione nazionale di zucchero soddisfa solo il 20% del fabbisogno italiano: il rimanente prodotto proviene dall’estero
I costi (tra trattamenti, potature, concimi e raccolta stessa) sono quasi i medesimi dei guadagni, ovvero circa 25 centesimi al kg, tuttavia sugli scaffali dei supermercati si trovano dai 2,5 euro al kg in su
L'indagine "La congiuntura dell'ndustria di Padova-Treviso" (consuntivo primo trimestre 2022 - previsioni prossimi sei mesi) è stata condotta da Assindustria Venetocentro, in collaborazione con Fondazione Nord Est, su un campione di 527 aziende
Il settore lattiero caseario della nostra provincia conta, specie nell’Alta padovana e Destra Brenta, circa 500 aziende con un fatturato di poco meno di 90 milioni di euro, circa 40 mila vacche da latte, e una produzione di 2 milioni 140 mila quintali di latte l’anno
Le due realtà hanno messo a fattor comune i rispettivi know how, per rendere i processi aziendali dei propri clienti più snelli ed efficienti, integrando la trasformazione dei processi operata da Auxiell all’innovativo software di gestione della forza lavoro digitale di Awms
La frase è di Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova, che con una delegazione di agricoltori padovani ha manifestato alla Fieragricola di Verona mercoledì 2 marzo
Si tratta del prodotto tipico del territorio. La riduzione causata anche dall’impennata dei contagi.Mentre per il secondo anno consecutivo salta la tradizionale Festa che dal 1999 si tiene in paese
Quest’anno la produzione è in forte calo a causa dell’andamento climatico che ha condizionato la produzione, in particolare del miele di acacia, con notevoli perdite anche per la varietà millefiori, la più diffusa nella nostra provincia
È il secondo valore positivo più elevato (dopo quello del trimestre precedente) di tutta la serie storica, pur con eterogeneità settoriale. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la variazione è del +10,2%
Grandinate improvvise e siccità spingono in giù i raccolti del mais. Cia Padova: «Ma la qualità del prodotto è buona. Serve dare continuità agli interventi di sostegno da parte delle Istituzioni a favore delle aziende agricole»
Secondo i primi dati elaborati da Cia, nel 2021 la produzione di miele di acacia si è addirittura azzerata, mentre la varietà millefiori ha registrato un -80%
In provincia di Padova si registra un aumento del 3,3% dei consumi energetici secondo i dati dell'Osservatorio Caem di Confartigianato. Indice del fatto che le imprese stanno tornando a produrre
In Italia più 12,6% rispetto al giugno del 2020, in Veneto più 4,37%, ma a Padova solo più 1,39%. Sono i dati raccolti da Ascom relativi alle immatricolazioni di automobili nel mese appena trascorso
«Siamo molto soddisfatti di questi dati – commenta Massimo Pavin, presidente e amministratore delegato di Sirmax Group – perché sono frutto di una strategia ben precisa che, in un periodo così particolare, condizionato dalla pandemia, ha fatto la differenza»
Si tratta del calo più forte dal 2009, ma migliore delle attese. Destro: «Industria decisiva per la ripartenza. Recovery per cambiare il Paese. Draghi, una garanzia». Zoppas: «Imprese argine sociale. Investimenti e politiche attive per la crescita e il lavoro»
Coldiretti: a Conche di Codevigo Daniele Fincato ha dimezzato la coltivazione di radicchi e calato dell’80% quella delle patate. «Puntiamo sulla vendita diretta»
Il decreto sui salumi prevede – spiega Coldiretti – che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: paese di nascita, paese di allevamento, paese di macellazione. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine”. Tutti i dettagli
L’allarme lanciato: «I produttori stanno lavorando in perdita». La testimonianza di Angelo Pierobon, titolare dell’omonimo allevamento di Cittadella: «Futuro incerto»
+50 rispetto al 2019, per un fatturato di oltre 2 milioni di euro. Cia Padova: «Le eccellenze devono venire valorizzate: così ci sono ritorni economici per l’intera collettività»