Il Prof. Giuseppe Basso, ex direttore della clinica di oncoematologia pediatrica di Padova: «Credo sia stata una cosa terribile per loro, sono stati strappati dalla loro realtà. Nonostante non siano molto sensibili al virus e la malattia non sia pericolosa per loro, sono di certo quelli che hanno sofferto di più questa situazione. Andare a scuola è diverso che trovarsi davanti a un computer. Questo poi ha contribuito a selezionare dal punto di vista economico la crescita e lo sviluppo dei bambini, perché non tutti hanno le possibilità di avere gli strumenti che servono per potere seguire le lezioni, online. C’è anche chi un computer non lo ha. Le vere conseguenze di questa situazione le vedremo di certo più avanti. Lasciamoli vivere la loro socialità perché crescono solo incontrando gli altri»
Il Prof. Giuseppe Basso, ex direttore clinica di oncoematologia pediatrica: «Andare a scuola è diverso che trovarsi davanti a un computer e non tutti ne hanno uno. Così è selezionare dal punto di vista economico la crescita e lo sviluppo dei bambini»
Giuseppe Basso, già direttore della clinica di oncoematologia pediatrica di Padova e presidente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza: «Parliamo di morti e di ammalati ma non abbiamo il denominatore, il numero esatto dei contagiati. Non sappiamo quante persone sono entrate realmente a contatto col virus. Quindi parlare di percentuali è davvero difficile in questo momento, nessuno lo può fare perché non ha strumenti per farlo»
L'ex direttore della clinica di oncoematologia pediatrica: «Parliamo di morti e ammalati ma non abbiamo un denominatore, il numero esatto di contagiati, quante persone sono entrate a contatto col virus»