Un 50enne padovano aveva raccontato di essere stato adescato da un uomo che gli avrebbe preso anche 300 euro dal portafogli. Ma l'autore della presunta aggressione respinge al mittente tutte le accuse e ha trascinato l'uomo in Tribunale
«Il professor De Leo - spiega l’avvocato della famiglia Tindaci - insinua che l’iniziativa di denunciare la polizia stradale per la perdita o sottrazione delle fotografie sia strumentale per la causa civile nella quale, a suo modo di vedere, ci sentiremmo deboli. Io devo contestare assolutamente questa visione, la causa civile è fondatissima e in appello contiamo di rovesciare completamente la sentenza di prima grado e non abbiamo nessuna necessità di un esito di un processo penale nei confronti della polizia che comunque non ci darebbe mai le prove che sono state a sue tempo sottratte»
La famiglia Tindaci sceglie il silenzio e non risponde al professor De Leo al quale replica l'avvocato Vieri Tolomei: «Cerchiamo solo la verità e non uno scontro tra famiglie. Nell'interesse di tutti»
La mancanza di immagini della scena della strage è solo uno dei tanti punti oscuri di una vicenda che, a quattordici anni dalla morte dei tre ragazzi, sembra ancora lontana dalla soluzione. Lorenza e Giorgio Tindaci in un'intervista esclusiva raccontano il loro calvario