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Lettera di Zaia a Conte: «Risorse urgenti per evitare la distruzione del trasporto pubblico»

Il Governatore del Veneto scrive al Premier e al ministro De Micheli: «Le Tpl sono un elemento essenziale del sistema, da cui non si può prescindere per la ripresa economica e per la sopravvivenza dell'economia stessa del nostro territorio»

Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli (e per conoscenza ai deputati e senatori eletti in Veneto) per sollecitare il reperimento di risorse da destinare alle aziende di Trasporto Pubblico Locale, colpite da una gravissima crisi finanziaria a causa dell’emergenza pandemica.

La lettera

Zaia, sottolineando la necessità di «evitare la distruzione di un elemento essenziale del sistema Paese, come il TPL, da cui non si può prescindere per la ripresa economica e per la sopravvivenza dell’economia stessa del nostro territorio», precisa che in Veneto il trasporto su ferro, gomma e acqua si sostiene con risorse annue pari a circa 850 milioni di euro, di cui quasi il 50%, circa 400 milioni, derivano da ricavi da vendita di biglietti e abbonamenti: «Un dato percentuale particolarmente significativo - afferma il presidente - che rappresenta certamente un’eccellenza a livello nazionale. In alcune altre realtà italiane, infatti, le entrate da traffico si attestano su percentuali in molti casi notevolmente inferiori. Ma nel sistema veneto l’improvvisa e drastica riduzione delle entrate dalla vendita di titoli di viaggio a causa dell’emergenza in corso (il calo ha toccato punte del 95%) genera uno squilibrio nei bilanci delle società che assume una dimensione impossibile da colmare con risorse aziendali, ovvero degli Enti Locali, o da parte della Regione». Le risorse pubbliche normalmente destinate dallo Stato mediante il Fondo Nazionale Trasporti ammontano per il Veneto a poco più di 400 milioni di euro che, assieme alle risorse aggiunte dalla Regione e alle altre risorse introitate dalle Aziende, oltre ai ricavi da traffico, consentono l’equilibrio dei bilanci delle società di trasporto. Nel recente DL “Rilancio”, il Governo ha stanziato 500 milioni di euro a livello nazionale per “riequilibrare” i bilanci delle società del TPL, ricomprendendo in tale somma anche i rimborsi degli abbonamenti da erogare a chi non ha potuto fruire del servizio a causa delle limitazioni dovute all’emergenza. Dalle prime analisi, al Veneto, sarebbe assegnata una quota pari a oltre il 10%, significativa ma del tutto insufficiente a soddisfare il fabbisogno stimato che, nella migliore delle ipotesi, non risulta inferiore a 120 milioni di euro per il 2020.

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