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Cronaca Arzergrande

Fuggita in Siria per arruolarsi con l'Isis, Meriem condannata a 4 anni di reclusione

La giovane 22enne di orgine marocchine, di cui si sono perse le tracce dal luglio 2015, era ricercata con l'accusa arruolamento con finalità di terrorismo internazionale. Martedì la lettura della sentenza dal giudice Claudia Ardita

Martedì, in tribunale a Venezia, è arrivata la condanna per Meriem Rehaily, la 22enne di origini marocchine scappata da Arzergrande nel luglio 2015 per andare in Siria ed arruolarsi con l'Isis, ricercata con l'accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale. Per il giudice monocratico la ragazza è colpevole e pertanto è stata condannata a 4 anni di reclusione e all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e all'espulsione a fine pena. Una sentenza pronunciata in assenza dell'imputata.

IL PROCESSO.

Il pm Crupi, al termine della requisitoria, aveva avanzato una richiesta di condanna a 5 anni, l'avvocato della difesa Andrea Niero, aveva chiesto l'assoluzione per la mancanza di prove specifiche. La sentenza è stata pronunciata in assenza dell'imputata perchè Meriem da due anni ha fatto perdere le sue tracce. L'ultimo contatto con i familiari risale al novembre 2016, quando la ragazza si diceva pentita della sua scelta, terrorizzata dalla guerra, ma nell'impossibilità di lasciare Raqqua. Il padre della ragazza, in un'intervista rilasciata davanti alle telecamere di "Piazza Pulita", in onda su La7, aveva raccontato la disperazione per la perdita di quella figlia, "plagiata" secondo lui dai terroristi.

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