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Luigi Sposato presenta il piano di ascolto nei quartieri: "La città non è solo il centro storico"

Guai a chiamarli punti elettorali nelle periferie. "Non mi piace nè il termine elettorale nè periferie - spiega il candidato - quello che sto mettendo in campo durante questa campagna d'ascolto è lo stile che porterò avanti anche durante il mio mandato"

All'Arcella, in via Reni 74, centro nevralgico e quartiere più popoloso della città, ma anche in via San Marco a Ponte di Brenta ed in altri quattro luoghi delle cosiddette periferie. È il piano del decentramento elettorale che sta lanciando il candidato indipendente dai partiti Luigi Sposato, che si prepara ad aprire sei punti d'ascolto.

CAMPAGNA D'ASCOLTO. Ma guai a chiamarli punti elettorali nelle periferie. "Non mi piace nè il termine elettorale nè periferie - spiega Sposato - quello che sto mettendo in campo durante questa campagna d'ascolto è lo stile che porterò avanti anche durante il mio mandato amministrativo: riapriremo finalmente i quartieri, presidio di democrazia e partecipazione fondamentale per una città davvero vissuta ed efficiente".

"CITTA' NELLE CITTA'"."Inoltre - conclude - voglio lanciare un messaggio: Padova non è solo il suo centro storico, dove tradizionalmente i candidati si affannano a organizzare sedi elettorali sfarzose. Padova è le sue parrocchie, le piccole "città nella città" fatte di identità culturali che vanno valorizzate". 

INCONTRI. Oltre alla presenza nei punti di ascolto, Luigi Sposato sta lanciando una serie di incontri con i cittadini. "Ogni lunedì e martedì saremo nei bar più vissuti dei quartieri - spiega Sposato. Lunedì 14 marzo saremo alla caffetteria Sanremo di via Chiesanuova 156, lunedì 20 alla pasticceria Guariento di via Guizza". 

 

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