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Amministrative 2017, Rocco Bordin si candida a sindaco con la civica "La Padova Libera"

Ex forzista e coordinatore de "Il Fare" a Padova, consigliere comunale nella città del Santo (prima elezione nel 1995), già assessore all'Edilizia pubblica e al decentramento (2001-2004), lunedì, ha ufficializzato la sua candidatura

Salgono a nove i candidati sindaco della città di Padova. A due mesi dalle elezioni, Rocco Bordin, presenta la sua candidatura. Cinquantanni anni sposato con Cecilia e padre di due figli, Rocco Bordin non è nuovo alla politica e alla macchina amministrativa. Ex forzista e coordinatore de "Il Fare" a Padova. Consigliere comunale a Padova (prima elezione nel 1995), già assessore all’Edilizia pubblica e al decentramento (2001-2004), lunedì, ha ufficializzato la sua corsa solitaria con la civica "La Padova Libera".

ESU. Tra i suoi incarichi anche la nomina dalla Giunta regionale del Veneto a commissario straordinario dell’Esu-Azienda regionale per il diritto allo studio dell'ateneo patavino. Agli incarichi politici e istituzionali Bordin ha dato vita ad alcune associazioni di volontariato a tutela della famiglia nel territorio padovano.

LIBERA. "Ho deciso di candidarmi perchè voglio identificare un'area politica padovana libera - spiega Bordin - intendo fare cambiamenti coraggiosi, rinunciare ai partiti nazionali, cambiare il centrodestra affinchè non sia più assoggettato alle decisioni di un padre padrone com'è Bitonci. Penso ad un centrodestra moderato e motivatore".

APPELLO. Di qui l'appello ai colleghi del centrodestra padovano. “Invito i moderati che una volta erano in Forza Italia a fare un esame di coscienza sugli errori di quel partito per non ritrovarsi in un luogo dove ha spazio solo la destra estrema. Chiamo a raccolta anche i leghisti che non si ritrovano nel Salvini populista, quelli per capirsi dell'autonomia federale.”

PRIORITÀ. Bordin ha proposto a Tosi di candidare una civica e non il partito: "Mi auguro di avere una risposta a breve e che Flavio converga su di me". Sulle priorità della città Bordin risponde:" La sicurezza è sicuramente il primo problema della città. Ritengo che il sindaco di Padova debba lavorare per una riqualificazione urbana dei luoghi. Penso a via Anelli e al progetto che avevo già paventato a Bitonci di fare diventare diventare quell'area da sembre terreno fertile di degrado e criminalità un campus universitario".

AMBIENTE. "Un'altra priorità è sicuramente il lavoro - continua Bordin - per avere una Padova che dà bisogna che le imprese si situino sul nostro territorio quindi quindi dobbiamo investire sulla mobilità".  Rispetto all'ambiente Il fiore all'occhiello si chiama City Transport. “Per ridurre l'inquinamento in città, per razionalizzare e ottimizzare i flussi dei mezzi pensanti e delle merci – spiega Bordin -  vogliamo realizzare un Hub alle porte di Padova per una raccolta delle merci dove il cliente può tracciare la merce con una gestione informatica. Nello stesso tempo l'idea è quella di dividere Padova in 4/5 settori della ztl dove i camion potranno scaricare le merci che i negozi hanno ordinato.  Il tutto ovviamente con mezzi di trasporto ecologici , alimentati elettricamente o con carburanti verdi”.

CULTURA. Rispetto alla cultura Bordin lancia la sfida, oltre la querelle della Fiera delle Parole, dello scambio di libri gratuiti in diversi spazi della città, il famoso bookcroosing. Quanto al sociale Bordin promette di aiutare le tante famiglie e persone che non sono state ascoltate ed aiutate dalla vecchia amministrazione. Uno spazio speciale nell'amministrazione Bordin e nella sua lista lo ricopriranno le donne così come sono previsti progetti specifici a difesa del gentil sesso. E sarà proprio una donna, la moglie di Rocco Bordin, Cecilia a rispondere alle domande dei cittadini. È suo infatti il numero indicato nel cartelloni e nei volantini elettorali del candidato sindaco Rocco Bordin.

OSPEDALE. Per quanto riguarda invece l'annosa questione sul nuovo ospedale dichiara:"Sono d'accordo che la nostra città abbia un ospedale tecnologico è che sulla base delle scelte in atto dalla Regione non vorrei la direzione fosse quella di fare nuovo su vecchio".

CANTIERE NUOVO. La civica è ancora work in progress ma una cosa è certa:"Penso ad una squadra di persone nuove che provengono dal mondo delle categorie economiche, dalle parrocchie e dell'associazionismo - sottolinea Bordin - Non ci saranno volti vecchi della politica perchè il nostro obiettivo è proprio quello di svoltare. Non siamo in cerca di seggiole, il nostro è un cantiere nuovo".
 

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