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Accoltellamento allo Iov, Giordani: «Sono sconcertato e preoccupato»

«Purtroppo assistiamo da tempo ad un progressivo sgretolarsi del rapporto di fiducia tra paziente e medico che è sempre stato un caposaldo della medicina: troppo spesso assistiamo ad atteggiamenti ostili nei confronti del personale sanitario visto come un nemico al quale contrapporsi»

«Quanto accaduto questa mattina all'Istituto Oncologico Veneto mi lascia sconcertato e mi preoccupa. Innanzitutto però rivolgo il mio augurio di pronta guarigione alla dottoressa accoltellata da un paziente al termine di una visita. Purtroppo assistiamo da tempo ad un progressivo sgretolarsi del rapporto di fiducia tra paziente e medico che è sempre stato un caposaldo della medicina. Troppo spesso assistiamo ad atteggiamenti ostili nei confronti del personale sanitario visto come un nemico al quale contrapporsi; per fortuna episodi così gravi sono rari, ma è necessario riflettere su questo fenomeno. Non ci può essere nessuna giustificazione, neppure l’angoscia e la paura di una malattia grave, per un fatto del genere. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale sanitario e in particolare quello dello Iov che con grande professionalità e umanità aiuta ogni giorno migliaia di persone malate»: questo il commento di Sergio Giordani, sindaco di Padova, sull'episodio dell'accoltellamento della dottoressa allo Iov da parte di un paziente. 

Arturo Lorenzoni

In merito interviene anche l'ex vicesindaco di Padova e attuale portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale Arturo Lorenzoni: «Esprimo massima solidarietà alla dottoressa dello Iov accoltellata stamane da un paziente, oltre che a tutto l’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Padova. Condanno il gesto nello specifico, così come ogni tipo di violenza, sia verbale o addirittura fisica, nei confronti del personale sanitario. Quasi tre anni fa, all’inizio della pandemia, ci siamo affidati senza riserve ai medici e agli infermieri: su di loro abbiamo riposto tutta la nostra fiducia per uscire da un incubo inatteso». Adesso che il peggio è alle spalle, sembrano aumentare i casi di cittadini che si scagliano, senza motivo, contro i professionisti sanitari. «Pare che alcuni pazienti abbiano scordato i grandi sacrifici fatti da chi aveva, ed ha tuttora, a cuore la cura delle persone. Sto dalla parte del personale sanitario, da sempre sul campo per la tutela della salute, del singolo e dell’intera comunità».

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