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Travolto dall'affetto dei suoi nuovi genitori: la storia a lieto fine di Lorenzo, nato tre mesi fa a Cittadella

Oggi Lorenzo ha tre mesi e vive felice e contento insieme alla sua nuova famiglia. Il lieto fine della storia di queste tre persone è stato reso possibile perché la mamma naturale ha scelto di portare a termine la gravidanza avvalendosi poi del diritto di partorire in anonimato e di affidare il bambino al Punto Nascite di Cittadella

«Lorenzo è un nome di fantasia ma la sua storia è verissima, profuma di mamma, di papà, di famiglia: una ventata di inaspettata felicità per una giovane coppia di genitori che, dopo aver superato le tappe previste per l’adozione ed essere stati riconosciuti idonei, erano in attesa...»: inizia proprio come una favola la storia di "Lorenzo", che l'Ulss 6 Euganea ha voluto raccontare con dovizia di particolari.

"Lorenzo"

Prosegue la "novella": «In attesa era anche il piccolo Lorenzo, venuto al mondo nel Punto Nascita del presidio ospedaliero di Cittadella, il nome scelto dall’ostetrica che lo aveva aiutato ad affacciarsi alla vita. Fin dall’inizio preso in carico dal personale dell’Unità operativa di Patologia Neonatale, a cui era stato affidato dalla mamma che non aveva potuto tenerlo con sé, Lorenzo è cresciuto sano e robusto. La svolta della sua giovanissima vita: con una telefonata del Giudice del Tribunale dei Minori alla coppia avvenuta un indimenticabile giovedì, i tre destini si sono incrociati: erano loro quelli più affini, dalle caratteristiche più rispondenti alle reciproche inclinazioni ed esigenze. Da giovedì al martedì successivo, conclusi gli adempimenti, per la coppia sono giorni di grande intensità: fanno i preparativi per accogliere il bimbo, comprano i corredini, predispongono la cameretta, avvisando la vasta cerchia di parenti e amici del suo desiderato arrivo e soprattutto pregustano come la loro vita cambierà, ricalibrata attorno a un nuovo fulcro. Quando giungono in ospedale trovano ad attenderli il bimbo già paffutello: ha ormai venti giorni, i suoi ritmi di alternanza tra sonno e pasti sono regolari, ora però è il tempo di conoscersi. La Pediatria mette a disposizione un’accogliente stanza dove la nuova famiglia può trascorrere un paio di giorni insieme, "annusarsi", riconoscersi, coccolarsi. E quando le porte dell'ospedale si spalancano per lasciar tornare a casa Lorenzo con i suoi nuovi genitori, il personale del reparto lascia nelle loro mani la “Scatola dei Ricordi” da conservare con cura. All’interno del prezioso scrigno Lorenzo potrà trovare la sua "storia": il cartellino di nascita, la prima copertina e il primo ciuccio ma soprattutto tutte le foto che gli sono state scattate nei primi momenti di vita dagli operatori dell'ospedale».

Lieto fine

E come ogni favola che si rispetti eccolo, il lieto fine: «Oggi Lorenzo ha tre mesi e vive felice e contento insieme alla sua nuova famiglia. Il lieto fine della storia di queste tre persone è stato reso possibile perché la mamma naturale ha scelto di portare a termine la gravidanza avvalendosi poi del diritto di partorire in anonimato e di affidare il bambino al Punto Nascita, diritto garantito dalla legge nella tutela della privacy. La donna che per ragioni diverse - anagrafiche, socio-economiche, familiari o culturali - prende questa dolorosa e sofferta decisione, non è lasciata sola: viene presa in carico dai Servizi Sociali territoriali che collaborano in sinergia con l’équipe ospedaliera al fine di pianificare gli interventi multidisciplinari necessari a gestire l'intero percorso, con professionalità e competenza, con rispetto ed empatia verso la mamma che dona, e la mamma che riceve».

Luca Zaia

Anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha voluto congratularsi con i neo genitori: «Il destino è come il cuore: è dentro di noi fin dal primo istante e quello di Lorenzo probabilmente era già scritto. Dopo esser stato accudito da tutto il personale sanitario del reparto con grande affetto, tant’è che il nome è stato scelto proprio dall’ostetrica che lo ha visto venire al mondo, ha incontrato un amore diverso, direi unico. Quello di una mamma e di un papà che con coraggio inizieranno un nuovo cammino, scandito da tappe e momenti che daranno un significato ancora più intenso alla loro nuova vita di famiglia».

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