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Settore agricolo, 457 infortuni in un anno tra Padova e provincia

L’Ulss 6 Euganea ha deciso di investire in formazione e informazione con la campagna di prevenzione “Agricoltura, crescere in sicurezza”: già formate oltre mille persone e consegnati kit antinfortunistici ad hoc

Il comparto agricoltura si conferma uno dei più pericolosi. Tra Padova e provincia, infatti, nel 2017 si sono verificati 457 incidenti, con una media di oltre uno al giorno (fonte Inail), più o meno gravi: dagli infortuni con macchine e mezzi agricoli a incidenti dovuti alla mancata adozione di protezioni fino al temibile ribaltamento del trattore.

Prevenzione

Consapevole di questa emergenza sanitaria - in Italia l’agricoltura è il settore in cui si verificano più infortuni mortali sul lavoro, con una media di 130 casi all’anno di cui 19 solo nel Veneto - l’Ulss 6 Euganea ha deciso di investire in formazione e informazione. Ora è terminata la prima annualità della campagna di prevenzione “Agricoltura, crescere in sicurezza” promossa dall’Ulss 6 Euganea con il suo Spisal (Servizio di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro), il CPC di Padova (Comitato Provinciale di Coordinamento composto da Ispettorato territoriale del lavoro Padova, Inps, Inail, Vigili del Fuoco, Ispesl, Arpav, Confindustria, Ance, Confesercenti, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Upa, Cna, Confapi, Cgil, Cisl e Uil, Fillea, Filca, Feneal, Anmil, Camera di Commercio, Ascom, Comitato paritetico territoriale Assessorato al Lavoro Provincia di Padova, Sirvess, Anci), in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione del Veneto.

Oltre 1.000 persone formate

Sono 1.051 le persone finora appositamente formate attraverso quaranta incontri tenuti da esperti a lavoratori autonomi, florovivaisti e studenti degli istituti agrari: a ciascuno di loro è stato consegnato un kit gratuito antinfortunistico con tute, occhiali, mascherine. Nell’anno in corso verranno formati altri 2.600 lavoratori e studenti in ulteriori sessanta incontri. Alla fine si andranno a coprire tutti i Comuni del territorio dell’Ulss 6. Commenta Rosana Bizzotto, direttore dello Spisal dell’Ulss 6 Euganea: «Il problema degli infortuni in agricoltura è ancora rilevante: con questo progetto si vuole incentivare i lavoratori all'autotutela, sollecitandoli a proteggersi adottando buone prassi e norme di sicurezza. Se con la vigilanza tradizionale riusciamo a raggiungere ogni anno a livello provinciale 169 aziende agricole, con questo progetto ne avviciniamo 3.600 in due anni, con un impatto di sistema. Contemporaneamente sono stati finanziati con i fondi delle sanzioni altri progetti gestiti direttamente da associazioni di categoria: si completa così lo sforzo atto a ridurre infortuni e malattie professionali. Le lezioni, articolate in tre ore ciascuna, hanno trattato l’uso del trattore e delle attrezzature agricole, le modalità sicurezza nell'utilizzo prodotti fitosanitari, e in generale le buone pratiche da adottare per non correre rischi. Ringraziamo i Comuni che hanno risposto in maniera positiva offrendoci gli spazi per compiere gli interventi formativi».

Sanzioni reinvestite

La campagna di sensibilizzazione e prevenzione è sostenuta con i fondi derivanti dalle sanzioni comminate alle aziende dallo Spisal dell’Ulss 6 Euganea, fondi che l’Ulss, di concerto con la Regione del Veneto, ha deciso di reinvestire in 30 progetti di prevenzione rivolti alle aziende e ai lavoratori di tutti i settori produttivi. Per il sostegno alle imprese sono disponibili 570mila euro, per la formazione 960mila euro. Aggiunge Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss 6 Euganea: «Formazione e informazione sono le due chiavi di volta quando si parla di salute e sicurezza, soprattutto in agricoltura settore falsamente considerato dai più come poco rischioso. Con questa iniziativa sollecitiamo i lavoratori agricoli ad essere soggetti attivi, consapevoli delle condizioni del proprio ambiente di lavoro, dei pericoli che si corrono quotidianamente e dell’importanza dell'utilizzo dei dispositivi di sicurezza. La nostra volontà è che la parola “lavoro” sia sempre sinonimo di vita e salute grazie a una cultura orientata radicalmente e profondamente alla prevenzione».

Il kit

Il kit comprende sistemi di protezione individuale: una tuta da lavoro in cotone blu, un paio di guanti anti-rischio meccanico, una tuta bianca usa e getta anti-rischio chimico, un paio di guanti anti-rischio chimico, un paio di tappi auricolari anti-rumore, un paio di occhiali contro gli infortuni alla vista, una mascherina di protezione delle vie respiratorie e un pacchetto di medicazione di primo soccorso. I corsi, in totale un centinaio, si concluderanno a dicembre 2020. Al termine i partecipanti saranno in grado di conoscere le cause principali degli infortuni accaduti con l’uso del trattore e delle attrezzature di lavoro ad esso correlate, le caratteristiche di contaminazione e assorbimento dei prodotti fitosanitari pericolosi per la salute, le regole da osservare in tema di contratti di lavoro.

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