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Martedì, 23 Aprile 2024
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Voucher o contratti di lavoro? Ancora irrisolto il nodo dei mille stagionali nel Padovano

Afferma Luca Trivellato, presidente di Cia Padova: «Da tempo chiediamo al Governo, e continueremo a farlo, maggiore semplificazione per procedere con assunzioni più snelle, in particolare relativamente alla manodopera stagionale, oltre che una riduzione dei costi del lavoro in agricoltura»

Rimane in parte irrisolta la questione degli oltre 1.000 lavoratori stagionali in agricoltura che mancano ogni anno in provincia. Commenta in merito Luca Trivellato, presidente di Cia Padova: «I nuovi voucher sono, in realtà, dei veri e propri contratti di lavoro. Da tempo chiediamo al Governo, e continueremo a farlo, maggiore semplificazione per procedere con assunzioni più snelle, in particolare relativamente alla manodopera stagionale. Oltre che una riduzione dei costi del lavoro in agricoltura».

Cia Padova

Il nuovo contratto occasionale a tempo determinato, contenuto nella Legge Finanziaria, precisa Cia Padova, va in una direzione che è quantomeno ambigua. «Si tratta di una misura che alla prova dei fatti rischia di risultare farraginosa - commenta il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato - E, per di più, non alleggerisce le imprese agricole dalle incombenze amministrative in merito alla costituzione dei rapporti di lavoro. Tante pratiche agronomiche, invece, non sono programmabili in quanto caratterizzate dall’urgenza, anche a motivo dei cambiamenti climatici in atto. La soluzione per una reale semplificazione era già stata sperimentata coi voucher, attivi fino a sei anni fa. Tali strumenti sarebbero stati utili pure per gestire quelle operazioni che vanno eseguite in velocità; ad esempio, dopo un evento meteo avverso, quando bisogna selezionare i prodotti agricoli buoni da quelli che si sono guastati. A livello nazionale, nel 2017, l’ultimo anno in cui sono stati in vigore i voucher nel primario, in agricoltura ne sono stati staccati 2 milioni, per un valore di 10 euro ciascuno. Di fatto, la dimostrazione che tale strumento funziona bene. Purtroppo l’abuso da parte di altri comparti ha finito per penalizzare l’agroalimentare». Più in generale, aggiunge il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini, «occorrono delle specifiche misure per accelerare l’iter burocratico al momento delle assunzioni stagionali e/o quando si registrano eventi straordinari legati ai mutamenti climatici. Motivo per cui vanno attuate politiche finalizzate ad una semplificazione e flessibilità del lavoro, proprio come sperimentato grazie ai voucher. In questo modo verrebbe consentito a tutte le categorie di integrare le loro entrate attraverso il lavoro occasionale in agricoltura, senza eccessivi oneri per le imprese. Non dev’essere in dubbio la messa in regola degli operai da parte delle aziende agricole. In ogni caso proseguiremo nel presentare alle autorità competenti l’istanza di una maggiore semplificazione».

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