Alta velocità, linea Verona-Padova: firmati i protocolli di legalità
Sigliati gli accordi tra Prefettura, Rete Ferroviaria Italiana e organizzazioni sindacali di categoria per prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali
Firmati i protocolli di legalità tra la Prefettura di Verona, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e le Organizzazioni sindacali di categoria per gli interventi riguardanti le opere del Nodo Alta Velocità di Verona Ovest e Nodo e Verona Est. Entrambe le opere, che si sviluppano nell’ambito della Regione Veneto nel territorio del Comune di Verona, risultano funzionali a dare continuità alla linea Milano-Padova.
I protocolli
Lo scopo dei protocolli è prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche. I documenti sottoscritti riguarderanno tutta la filiera delle imprese affidatarie dei lavori che a qualunque titolo saranno impegnate nella realizzazione delle opere. I protocolli prevedono la collaborazione tra la Prefettura e Rfi per vigilare sul pieno rispetto della legalità nei contratti pubblici, sviluppando, in aggiunta agli standard richiesti dalla normativa, ulteriori forme di controllo, scambio di informazioni e procedure che ne garantiscano la trasparenza.
Ferrovie
L’attività rientra fra le iniziative intraprese dal Gruppo FS, con il coordinamento della Security & Risk - Protezione Aziendale, per tutelare la realizzazione di opere e la prestazione di servizi di interesse pubblico da ogni tentativo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. L’investimento, il cui costo complessivo degli interventi è di oltre 800 milioni di euro, è ricompreso tra le opere in carico al Commissario Straordinario di Governo Vincenzo Macello e ricadono all’interno del Corridoio ferroviario europeo Ten-T “Mediterraneo”. La conclusione dei lavori per il Nodo di Verona Ovest è prevista entro la metà del 2028 mentre per il Nodo di Verona Est entro il 2030.