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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'amministrazione mette in campo la "sua" unità di strada per arginare la tossicodipendenza

C'è già un primo investimento di 100mila euro. Nalin: «Sarà capace di agganciare le persone dipendenti agendo in particolare nei contesti di maggior disagio»

Una unità di strada per aiutare i tossicodipendenti. Sconfiggere la tossicodipendenza non può essere compito di un'amministrazione comunale. E' un problema atavico e complesso, che va affrontato a più mani e teste. Parlarne, provare a prevenire, mettere in campo risorse per intervenire, invece si. Quello tocca alla politica. Almeno a quella che si pone degli obiettivi. Il fenomeno è in continuo aumento e l’emergenza dovuta alla pandemia ne ha acuito la gravità. Per questo per provare ad arginarlo l'amministrazione Giordani ha dato avvio, in via sperimentale, ad un servizio di co-progettazione e co-gestione di Unità di Strada per persone tossicodipendenti o comunque dipendenti da sostanze lecite e illecite negli ambienti di emarginazione, con la preziosa collaborazione del Servizio per le Dipendenze (Ser.D.) dell’Ulss.

Il progetto

Prevenire i comportamenti a rischio, prevenire e contrastare l’emarginazione sociale, favorire l’accesso ai servizi del territorio, l’integrazione degli interventi e il lavoro di rete, ridurre i rischi e i danni sanitari e infine sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle vecchie e nuove dipendenze patologiche, attraverso attività di informazione, ascolto e accompagnamento ai servizi: sono questi gli obiettivi che si è posta la giunta e per realizzarli ha deciso di ricorrere ad una co-progettazione e co-gestione con gli Enti del Terzo Settore, strumenti che meglio si addicono alle attività a spiccata valenza sociale. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un avviso da 39.000 euro per individuare più soggetti che vogliano partecipare ad un tavolo di lavoro per definire tutte le azioni necessarie.

Unità di strada

La prima sarà l’attivazione di un’unità di strada, un servizio in cui professionisti competenti incontreranno persone che fanno di uso di sostanze svolgendo attività di primo ascolto della persona, orientamento ai servizi, affiancamento e accompagnamento sociale, con il fine di supportare le persone dipendenti da sostanze nell’avvio di un percorso di riabilitativo e di inclusione sociale. A questo si affiancherà inoltre un’attività di mappatura e di monitoraggio delle zone cittadine dove è maggiormente frequente la presenza di persone a rischio marginalità anche causata da dipendenze e la raccolta di dati che possano dare indicazione dell’ampiezza del fenomeno.

Nalin

«La gravità del fenomeno della tossicodipendenza è stata acuita dalla pandemia anche nella nostra città e per questo, con il sindaco abbiamo deciso di iniziare un percorso di lavoro e investimenti per ripensare i servizi nel rispondere a vecchi e nuovi bisogni e al contempo agire concretamente per arginare il fenomeno, attraverso politiche prima di tutto di informazione, ascolto e accompagnamento, grazie al prezioso supporto degli enti del terzo settore» evidenzia l'assessora al sociale, Marta Nalin «politiche innovative quindi, caratterizzate da un approccio non di mera prevenzione ma di riduzione del danno. La prima azione che mettiamo in campo è appunto l’attivazione di un’unità di Strada capace di agganciare le persone dipendenti agendo in particolare nei contesti di maggior disagio. Con questo avviso pubblico coinvolgiamo i professionisti del settore, perché su temi così delicati una formazione specifica è necessaria, e con loro definiremo attraverso il tavolo di co- progettazione le iniziative future da realizzare anche affiancando l’unità di strada. Il tema è stato sollevato anche dal Consiglio Comunale, attraverso una mozione consiliare, e il nostro lavoro non si ferma certo a questo primo avviso. Il nostro obiettivo è quello di andare oltre e costruire anche campagne di informazione rivolte a tutti i cittadini, in particolare i più giovani, in modo da prevenire il dilagare del fenomeno anche attraverso un supporto di tipo psicologico».

Giordani

«Agire su questa questione è quantomai urgente. Abbiamo deciso di farlo in maniera innovativa, coinvolgendo competenze cittadine, arricchendo i nostri Servizi Sociali di un servizio importante che sottolinea ancora una volta la nostra attenzione per le persone fragili. Lavorare in questo modo significa anche costruire maggiore sicurezza sociale e ci consente quindi di migliorare la qualità della vita delle persone fragili ma anche delle persone che vivono e frequentano determinate zone della città più delicate, contrastando la marginalità. Quando le istituzioni si mettono assieme e collaborano con le professionalità del nostro territorio, si riescono a mettere in campo azioni che veramente cambiano la città, per questo ringrazio l’Ulss per il sostegno e la collaborazione anche su questo tema, sul quale siamo determinati ad investire».

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