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Giovedì, 28 Marzo 2024
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AmoPadova: «Giordani limpido e trasparente. L'indagine è un atto dovuto»

L'associazione che ha dato vita alla candidatura dell'attuale sindaco nel 2017 difende il primo cittadino: «Ha già dimostrato dopo aver avuto l'ictus di avere una smisurata e limpida passione per la città»

Anche l'associazione AmoPadova, da cui arrivano sia il sindaco Giordani che l'assessore Bonavina (con cui però nel corso del primo mandato ha rotto) e tradotta in aula nella lista civica, dice la sua sulla questione dell'indagine per il cantiere dell'Euganeo, prendendo le parti del primo cittadino.

Opere pubbliche e pallone

«La vicenda dei lavori all’Euganeo va riportata nei suoi giusti confini, aldilà degli echi mediatici sempre particolarmente elevati quando si tratta di opere pubbliche ed ancor più quando si parla di calcio - scrivono in una nota - .Non entriamo ovviamente nel merito di fatti e documenti che non conosciamo nei dettagli, ma riteniamo invece di poter dire una parola dal punto di vista etico e politico. Sotto il primo aspetto, rivendichiamo di avere 5 anni fa proposto ed a giugno scorso ribadito, la candidatura a sindaco di Sergio Giordani, proprio perché ne conoscevamo la smisurata e “limpida” passione per la nostra città. Smisurata a tal punto che neppure il drammatico episodio che lo ha colpito il 6 maggio 2017 lo ha fatto desistere dal mettersi a disposizione dei padovani, travalicando con enorme abnegazione ogni obiettiva difficoltà personale. I nostri concittadini lo hanno ben capito ed apprezzato, come il risultato elettorale di giugno scorso ha ampiamente dimostrato».

L'indagine

«E perciò oggi chiunque sia in buona fede capisce che l’indagine penale, che non è una sentenza e neppure un’ imputazione, va ad interessare anche i vertici della piramide amministrativa per “dovere d’ufficio”, anche se in realtà sarebbero direttamente coinvolti solo i livelli operativi inferiori. E significativo anche che, benchè i media non ne fossero a conoscenza, sia stato lo stesso sindaco a dare la notizia di risultare indagato unitamente all’assessore. A dimostrazione di uno stile di trasparenza che fa parte appunto del bagaglio etico di Sergio Giordani - prosegue la nota - .Ciò premesso, AmoPadova non solo ribadisce la più assoluta fiducia nel suo sindaco, ma invita nel contempo le altre forze politiche e le minoranze in particolare, ad astenersi da strumentalizzazioni poco nobili e lesive dell’immagine della città, in una vicenda in cui appare del tutto evidente che gli amministratori hanno agito senza interessi personali ma semmai solo con il fortissimo desiderio di realizzare l’opera in tempi più assimilabili a quelli usuali nel privato che nel pubblico. Siamo certi che il prosieguo della vicenda confermerà appieno i nostri convincimenti».

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