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LAVORI PUBBLICI

Aperto (metà) parco Tito Livio. Collegherà i Giardini dell'Arena con stazione, università e Fiera

All'inaugurazione si sono presentati anche alcuni leghisti per contestare il sindaco Giordani

E' stata inaugurata oggi la prima parte del Parco Tito Livio. L'area verde è stata realizzata dove fino a due anni fa c'era un parcheggio Boschetti. Manca ancora il secondo stralcio, che prevede un'altra area verde e un secondo camminamento. «Sono orgoglioso di essere qui oggi, perché stiamo cambiando il volto di una città che è già stupenda di suo - sottolinea il sindaco, Sergio Giordani - e di questo devo dare atto anche alle passate amministrazioni, perché sono profondamente convinto che i progetti si facciano tutti assieme. Questo piano lo aveva iniziato chi c'era prima di me e noi lo abbiamo proseguito, migliorandolo su alcuni aspetti, ma solo perché in fase di progettazione ci si rende conto di cosa si può fare e cosa no. Poi io con la mia squadra ci siamo impegnati affinché venisse fuori nel modo migliore. Il merito quindi è di tutti».

Il parco

Pronta quindi la parte del parco che collega i Giardini dell'Arena, attraverso la passerella, al nuovo parco e la “passeggiata” fino in via Gozzi. Prima di iniziare questo lavoro, ci sono stati ritardi di mesi dovuti alla bonifica: sono stati ritrovati infatti circa 1800 tonnellate tra amianto e idrocarburi. In quest’area vicinissima alla stazione, che per decenni ha ospitato il capolinea degli autobus ed è stata usata come parcheggio, nasce quindi un’area verde connessa, grazie ad una passerella pedonale (da ieri accessibile), ai Giardini dell’Arena e alla Cappella degli Scrovegni.

Lega

All'inaugurazione, dove oltre a Giordani erano presenti molti assessori, dirigenti comunali, dipendenti della ditta che ha realizzato i lavori, si sono presentati alcuni esponenti della Lega (in foto in basso) per contestare il progetto, tra cui due militanti, il consigliere comunale Ubaldo Lonardi e l'architetto Guido Barbieri, entrambi candidati con il Carroccio e in sostegno a Peghin. «Abbiamo voluto manifestare per due ragioni, la prima è per il fatto che ancora una volta il duo Giordani-Bettin stia beneficiando di un progetto della vecchia giunta Bitonci già pronto e confezionato, dall’altra per il fatto che verrà sacrificata un’intera corsia di via Trieste, quello dell’accesso ai garage, per una spesa dell’intero progetto davvero esagerata. Si poteva fare meglio, spendendo meno e rendendo il progetto molto più funzionale». A rafforzare la protesta arriva da Roma l’ex sindaco di Padova Massimo Bitonci: «Questa è la riprova della noncuranza dell’Amministrazione uscente che ancora una volta viola le regole sulle attività di comunicazione istituzionale. Ieri ho presentato in Parlamento un’interrogazione e non ho nessuna intenzione di mollare la presa. Questo è un modus operandi di Giordani e della sua giunta in aperto contrasto con la normativa elettorale. Attendiamo sanzioni puntuali da parte delle autorità competenti. I cittadini non sono stupidi e stanno capendo che è arrivato il momento di cambiare sindaco».

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