rotate-mobile
Domenica, 3 Dicembre 2023
Attualità

Arrestato in Germania Filippo Turetta: stava proseguendo la sua fuga

Dopo una caccia durata 9 giorni è stato rintracciato e fermato l'assassino di Giulia Cecchettin. Arrestato all'alba mentre era fermo in autostrada. Turetta era al lato della strada, con le luci spente, sembrerebbe perché senza benzina. Non si sarebbe quindi arreso o consegnato spontaneamente ma proseguiva la fuga

Dopo una caccia durata 9 giorni è stato rintracciato e fermato l'assassino di Giulia Cecchettin, uccisa con un numero imprecisato di coltellate alla testa e al collo e poi gettata in un canalone in provincia di Pordenone facendola rotolare per 50 metri. In fuga con la sua auto, una Fiat Punto nera, era stato avvistato l’ultima volta in Austria sette giorni fa, a Lienz e in Carinzia. Non si conoscono ancora i dettagli che hanno portato alla cattura di Filippo Turetta per il quale era scattato il mandato d'arresto internazionale. Il 22enne è stato arrestato in Germania, a Bad Durrenberg. Lo hanno fermato alla guida della sua auto. Tocca ora a un giudice tedesco valutare il mandato di arresto europeo, e di conseguenza decidere sulla consegna di Filippo Turetta alle autorità italiane. Turetta dovrà rispondere oltre che dell'omicidio anche di occultamento di cadavere, di sequestro di persona con le possibili aggravanti della relazione affettiva, che anche se conclusa rimane come possibile elemento accusatorio e soprattutto di premeditazione. Nei giorni che hanno preceduto questa terribile tragedia il 22enne aveva studiato mappe e percorsi su internet e si era anche informato sui kit di sopravvivenza. «Siamo stati informati, ho avvisato i genitori» ha dichiarato senza aggiungere alcun commento, il legale della famiglia Turetta, l'avvocato Emanuele Compagno. La città tedesca dove è stato catturato, Bad Dürrenberg, è situata nel land della Sassonia-Anhalt. Turetta è stato quindi rintracciato quando era a circa un migliaio di km da casa. Non si stava consegnando. 

Il giovane si stava spostando in auto, sembra a bordo della sua Fiat Punto nera, quando è stato individuato e catturato. Il ragazzo dunque non si sarebbe costituito come pure gli era stato chiesto dalla famiglia e come gli aveva suggerito di fare il procuratore di Venezia. Avrebbe invece tentato di proseguire la sua fuga iniziata ormai da più di sette giorni. Il 22enne di Torreglia, è stato preso sull'A9 a circa 150 chilometri da Lipsia, nella bassa Sassonia. Ora si trova ora in un ufficio della polizia tedesca. A quanto apprende l'Adnkronos, è stato arrestato all'alba mentre era fermo su un'autostrada. Turetta era al lato della strada, con le luci spente, mentre la legge tedesca prevede che le luci siano sempre accese. La circostanza avrebbe insospettito i poliziotti tedeschi che si sono fermati per un controllo e hanno riconosciuto il giovane e la targa dell'auto. 

Sarà un giudice tedesco a dover valutare il Mae, ossia il mandato di arresto europeo, e a decidere sulla consegna di Filippo Turetta alle autorità italiane. Il mandato d'arresto europeo, basato sul riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie, semplifica rispetto al passato le operazioni di estradizione. Se Filippo dirà ok al ritorno in Italia la decisione del giudice viene presa entro 10 giorni dalla cattura. In caso contrario, invece, i tempi si allungherebbero, ma non si andrà oltre i due mesi dall'arresto. 

[NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO]

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrestato in Germania Filippo Turetta: stava proseguendo la sua fuga

PadovaOggi è in caricamento