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Ascom tutti convocati, Santocono: «Dobbiamo puntare su digitale, alta velocità e formazione»

All'ultimo incontro dell'iniziativa di Ascom ha partecipato il presidente della Camera di commercio che ha ragionato con i delegati su come far ripartire la città

Il problema dell’accoglienza collegata all’avvio dell’attività del centro congressi ha fatto irruzione nella mattina di giovedì 31 marzo all’incontro con Antonio Santocono, presidente della Camera di commercio, protagonista dell’ultimo appuntamento dell’iniziativa dell’Ascom Confcommercio, “Padova tutti convocati”.

L'incontro

«Fra qualche giorno – ha detto il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – Padova Congress inizierà la propria attività e se, come speriamo e come sembra stia avvenendo, la nuova infrastruttura porterà a Padova migliaia di congressisti, avremo il problema di non poterli alloggiare tutti in città ma dovremo fare affidamento anche sull’ampia ricettività delle terme. Servirà approntare un transfer in modo da realizzare una “soluzione ponte” in attesa di una soluzione stabile. E per farlo è necessario che i soci di Padova Hall e i comuni interessati si mettano attorno ad un tavolo per valutare il da farsi». Un’ipotesi di “soluzione ponte” è venuta fuori dall’incontro stesso: un collegamento dalle terme al capolinea sud del tram e quindi, con corse aumentate, dal capolinea alla stazione. Una tematica sottoscritta in pieno dal presidente della Camera di commercio che nel corso dell’abbondante ora e mezza di illustrazione di cosa sta facendo e cosa farà la Cciaa per sfruttare appieno i fondi del Pnrr, ha affrontato numerose tematiche. «La digitalizzazione – ha detto – è la nostra prima missione. Attraverso di essa e, soprattutto, attraverso il riconoscimento che Infocamere è parte integrante del sistema camerale, potremo sostenere lo sforzo delle nostre imprese. Lo smart working prima del Covid era un fenomeno del tutto sconosciuto mentre adesso è entrato a pieno titolo nel nostro modo di lavorare». Particolare attenzione Santocono l’ha poi rivolta ai trasporti e alla formazione. Sui primi ha rilevato come l’alta velocità significhi sviluppo economico. «Un esempio? L’Emilia-Romagna ha migliorato il proprio Pil del 2% mentre il Veneto è rimasto al palo». Lo stesso dicasi per la formazione. «Da un lato – ha osservato Santocono – continuiamo ad avere un’alta dispersione scolastica, dall’altro abbiamo anche il problema che dopo aver formato ottimi cervelli li perdiamo perché, se non vanno all’estero, se ne vanno a Milano o a Bologna».

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