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«Bisogna rilanciare le librerie indipendenti»: l'assemblea nazionale di Ali Confcommercio a Padova

L’Ali conquista sempre maggiore credibilità sia sul fronte degli iscritti (più 165%) che su quello, ben più ambizioso, di fungere da capofila di un’unità d’intenti fra tutte le librerie: indipendenti, in franchising e di quelle espressione diretta degli editori

«La libreria è il luogo dove puoi trovare il libro che non cercavi». Paolo Ambrosini, presidente nazionale di Ali Confcommercio, l’organizzazione che rappresenta il mondo delle librerie indipendenti e che si batte da anni per la salvaguardia di queste importanti realtà non solo economiche ma anche culturali, ha offerto questa immagine, molto significativa, per sottolineare la funzione indispensabile di questo particolare segmento del commercio. Lo ha fatto nel corso della 78esima Assemblea Nazionale dell’Associazione, svoltasi nella Sala Aria del Centro Conferenze della Camera di Commercio di Padova e nel corso della quale sono stati presentati anche i dati dell’Osservatorio Librerie a cura di Ali e Format Research.

Librerie

Aperta dal video di saluto del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli che, oltre che ribadire l’importanza della cultura e delle librerie «che sono luoghi importanti per la sua diffusione», ha voluto ringraziare Padova e la locale sezione di Confcommercio organizzatrice, tra l’altro, del Premio Letterario Sportivo “Memo Geremia”, l’assemblea ha quindi visto, prima della relazione di Ambrosini, i saluti del presidente dell’Ascom e di Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin, degli assessori provinciale Cristian Bottaro e comunale Francesca Benciolini, oltre a quello di Antonio Zaglia, presidente provinciale e regionale dell’Ali. «È un grande prestigio per Padova essere stata scelta per la convention nazionale di questo comparto - ha detto Zaglia - e ciò è oltremodo significativo se consideriamo che è la prima volta che l’Ali si riunisce in una località ed in un contesto che non siano la capitale o la Fiera del Libro». Ad Ambrosini non sono mancati gli argomenti: dalle difficoltà del post pandemia, alle questioni legate ai rinnovi contrattuali, agli interventi governativi in favore di giovani e biblioteche che rischiano di tenere le librerie ai margini delle provvidenze. In compenso l’Ali conquista sempre maggiore credibilità sia sul fronte degli iscritti (più 165%) che su quello, ben più ambizioso, di fungere da capofila di un’unità d’intenti fra tutte le librerie: indipendenti, in franchising e di quelle espressione diretta degli editori. Infine a Pierluigi Ascani, di Format Research, è spettato il compito di presentare i dati dell’Osservatorio sulle Librerie dal quale è emersa una sostanziale soddisfazione dei librai italiani per i mesi trascorsi anche se le nubi all’orizzonte (causa inflazione, guerra in Ucraina e costi di gestione in rapido aumento) non inducono all’ottimismo.

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