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No Tram: «Soldi del Pnrr sprecati per un progetto obsoleto. Padova prenda esempio da Genova»

L'associazione contraria alla realizzazione delle due linee continua la sua battaglia con l'amministrazione Giordani e mette nel mirino i fondi europei, portando come esempio il capoluogo ligure

«Arrivano i soldi del Pnrr per il tram, purtroppo e per ora, per un mezzo notoriamente obsoleto ed economicamente non conveniente. Padova rischia di assumere un debito che dovremo restituire accollandoci le linee Sir3 e Sir2 con una monorotaia in via di estinzione». Ostinati e contrari, dall'associazione No Rotaie continua la battaglia per impedire la realizzazione delle due nuove linee del tram. Nonostante siano già stati investiti milioni di euro in progettazione, primi cantieri e sull'acquisto dei mezzi, loro non mollano. Neanche dopo che ieri è arrivata la prima tranche da 23,8 milioni di euro del Pnrr per il Sir2

Modello Genova

«L’arrivo di 23,8 milioni di euro per il Sir2 è forse una ottima notizia per chi fa politica, come l’assessore Ragona, ma è un 10% di acconto e di denaro pubblico in controtendenza – dichiara Liliana Gori, presidente dell’Associazione No Rotaie - con gli investimenti nazionali ed internazionali nel trasporto pubblico locale. Il Comune di Genova è l’ulteriore testimonianza sull’orientamento degli investimenti pubblici dove il progetto definitivo dei quattro assi di forza del trasporto pubblico, realizzato da Italferr, prevede dal 2023 due tipi diversi di veicoli, come concordato col ministero. Sui tre assi di Levante, Centro e Ponente saranno utilizzati filobus con tecnologia Imc (in-motion charging), in grado di marciare per metà del percorso staccati dalla bifilare, che sarà mantenuta nel tratto già esistente. In Valbisagno puntano invece su bus elettrici che si ricaricano con un sistema flash charging in maniera ultraveloce alle fermate – prosegue Liliana Gori - senza bisogno di cavi aerei. Il nuovo parco sarà composto da 145 tra filobus e bus elettrici da 18 metri, che saranno acquistati a partire dal 2023. In totale la rete delle linee di forza si estenderà per 96 chilometri da Levante a Ponente e nelle valli, attraversando il centro. L’importo dei lavori è di oltre 250 milioni di euro, mentre a Padova il SIR2 e SIR3 ne serviranno almeno 430 milioni al costo di alcuni anni fa. Opere e debito importanti  - aggiunge Liliana Gori - in ottica di una visione moderna, sostenibile, efficiente del trasporto pubblico locale come dichiarato dalla stessa amministrazione genovese».

Padova

«Padova non sembra avere una visione futura del trasporto pubblico locale al pari delle città moderne europee, almeno in merito al vecchio mezzo su mono rotaia. Rischiamo – conclude Gori - di essere un vetusto fanalino di coda nazionale nel trasporto pubblico locale».

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