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Case Ater ancora all'asta, manifestazione di protesta annunciata sotto la sede

Catai: «Prosegue l’attacco al diritto all’abitare in città, con Ater nei panni del liquidatore. Vittime sono centinaia di famiglie in lista di attesa, in particolare gli sfrattati in continuo aumento. La Regione deve fermare il programma di vendita e il Comune deve prendendo in mano la gestione delle case popolari»

Oggi 15 dicembre si tiene la quarta asta nell’ambito del programma di cessione di 500 immobili Ater. E' prevista una manifestazione sotto la sede. «Prosegue l’attacco al diritto all’abitare in città, con Ater nei panni del liquidatore - evidenziano dal Catai -  .Vittime? Centinaia di famiglie in lista di attesa, in particolare gli sfrattati in continuo aumento. Comitati, Sportelli ed Unione Inquilini chiedono con forza alla Regione Veneto di fermare il programma di vendita e che il Comune di Padova agisca, prendendo in mano la gestione delle case popolari e aprendo un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati».

Sfratti

«Mentre crescono gli sfratti senza passaggio da casa a casa, migliaia di studenti e di lavoratori sono costretti a sistemazioni di fortuna, in case sovraffollate o come pendolari - proseguono -  Il governo inoltre, con la legge di bilancio, contravvenendo al buonsenso e persino alla recente richiesta del Comitato Onu sui diritti di aumentare il contributo per l’affitto, lo elimina del tutto, togliendo un importante strumento dalle mani delle amministrazioni. Irresponsabilmente Ater continua la vendita delle case popolari, stabilita dal programma di alienazione di 500 immobili approvato dalla Regione Veneto. Con la nuova asta di giovedì toglie dalla disponibilità pubblica altri 8 alloggi, mentre lascia centinaia di case colpevolmente vuote, allungando ulteriormente le liste di attesa dei bandi»

La protesta

«Gli Sportelli, i Comitati e l’Unione Inquilini ribadiscono la contrarietà alle vendite, il cui ricavato, quando sarà disponibile, riuscirà a rimpiazzare, se va bene, 1 alloggio su 5 venduti. Ater, mentre continua a svuotare scientemente gli alloggi lasciandoli cadere in rovina per poi giustificarne la vendita, sta privando il comune, responsabile della tutela del diritto alla salute e all’abitare, dei mezzi necessari a far fronte alla crisi abitativa - continua la nota - .Perciò gli Sportelli, i Comitati e l’Unione Inquilini chiedono che questa asta sia l’ultima, che la Regione Veneto fermi immediatamente il programma di vendite, che l’Amministrazione comunale di Padova metta in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per affrontare la situazione, fra cui la ripresa in gestione delle 1600 case Erp di proprietà comunale, attualmente affidate ad Ater. Se Ater continuasse a non mettere a disposizione gli alloggi necessari per il passaggio da casa a casa delle famiglie sotto sfratto come stabilito dalla normativa sui diritti, che il Sindaco Giordani provveda alle requisizioni. Gli sfratti sono adesso, il tempo è adesso. I Comitati continuano inoltre a denunciare la situazione di centinaia di famiglie residenti in alloggi Erp, aggravata da spese condominiali insostenibili che superano di due o tre volte gli affitti calmierati. Perciò hanno sollecitato in data odierna con Pec l’avvio del tavolo di dialogo, concordato nel corso dell'incontro  dello scorso 30 novembre 2022 con il sindaco Sergio Giordani e l’assessora Francesca Benciolini, a cui partecipino tutti i soggetti interessati, fra cui Ater e Acegas. La crisi abitativa è adesso, il tempo è adesso»

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