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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Caso Gervasutti, lo sdegno di Confindustria e Anci: "Episodi inaccettabili. Gli siamo vicini"

Dopo i cinque colpi di pistola contro la casa del giornalista, arrivano le reazioni di Finco (Assindustria Venetocentro) e Pavanello (Anci), concordi sulla condanna totale del gesto

A poche ore dalla tragica sparatoria che ha colpito l'abitazione del redattore de Il Gazzettino, Ario Gervasutti, sono sempre più numerose le associazioni e gli enti che si stringono attorno alla famiglia della vittima per manifestare la propria solidarietà. In due note, trasmettono il loro sconcerto Anci Veneto e Confindustria Padova.

Confindustria

"Violenza inaudita da respingere. Vicini alla persona e ai valori della libera stampa", questo l'esordio del comunicato trasmesso da Confindustria, che riporta le parole di Massimo Finco, presidente di Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso. "Desidero esprimere la piena vicinanza e solidarietà mia e di Maria Cristina Piovesana e degli organi di Assindustria Venetocentro al cronista Ario Gervasutti e alla sua famiglia - prosegue Finco - per l’inaudito atto di violenza subìto la scorsa notte a Padova. Un episodio gravissimo che colpisce una persona e un professionista stimato, da sempre attento e sensibile alla narrazione della piccola e media impresa veneta, e con lui colpisce i valori del pluralismo e della libera stampa che ogni persona e la società civile hanno il dovere di difendere. Un atto vile e intimidatorio che riporta purtroppo alla mente anni bui e che va immediatamente condannato e isolato".

Associazione dei Comuni del Veneto

Alle parole di Assindustria fa eco Maria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto: "Si tratta di un episodio vergognoso e vile che nulla ha a che fare con i valori della nostra comunità. Sono gesti che lasciano senza parole per la violenza e rischiano di inquinare il clima di confronto e di dialogo da sempre presente nei nostri territori. Ad Ario Gervasutti come persona prima ancora che come professionista va la solidarietà di Anci Veneto e sono certa di esprimere il sentimento di tutti i sindaci dei nostri territori”. Nessuno spazio per le intimidazioni dunque: “I giornali sono i guardiani della democrazia - prosegue Pavanello - e questi gesti vergognosi non devono intimidire chi svolge questa funzione fondamentale per la crescita di una società e per il confronto tra le persone. Mi auguro che gli inquirenti trovino al più presto i colpevoli di un gesto tanto grave”.

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