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Opere pubbliche, i costi aumentano di 1,3 milioni ad Albignasego. Giacinti: «Rischio ritardi»

Spiega il sindaco di Albignasego: «Per il nuovo auditorium polifunzionale i costi aggiuntivi sono pari a 850mila euro, per l’ampliamento dell’asilo nido si stimano ulteriori spese per 137mila euro, altri 200mila euro per gli interventi relativi alla viabilità e 175mila euro per la palestra di Mandriola»

Un milione e 360 mila di euro di costi in più per le principali opere pubbliche il cui avvio era programmato nel 2023: il nuovo prezzario regionale delle opere pubbliche della Regione Veneto entrato in vigore venerdì 31 marzo «è motivo di forte preoccupazione e rischia di pregiudicare o ritardare i progetti in partenza e di impattare in modo importante sulle casse del Comune», spiega il Sindaco Filippo Giacinti.

Aumenti

Il prezzario, strumento di riferimento obbligatorio per la quantificazione dei costi delle opere e per la progettazione, contiene aumenti medi del 20% con punte ben superiori come nel caso di alcune materie prime come il calcestruzzo. «L’ultimo aggiornamento - continua Giacinti - era dello scorso novembre e non era atteso un incremento di questa entità, al contrario si stimava una diminuzione. Alla luce degli aumenti abbiamo chiesto ai progettisti un tempestivo aggiornamento e il quadro che ci hanno restituito è molto problematico: per il nuovo auditorium polifunzionale i costi aggiuntivi sono pari a 850mila euro, per l’ampliamento dell’asilo nido si stimano ulteriori spese per 137mila euro, altri 200mila euro per gli interventi relativi alla viabilità e 175mila euro per la palestra di Mandriola».

Rinvii e soluzioni

Gli amministratori e i tecnici si stanno confrontando in modo serrato per valutare le azioni da intraprendere alla luce di questo nuovo quadro negativo: «Per la palestra di Mandriola - aggiunge Giacinti - sarà disposto un rinvio al 2024, nella speranza che nel frattempo i prezzi calino per poter già andare in gara all’inizio dell’anno prossimo e avviare i lavori alla fine della scuola. Per quanto riguarda l’auditorium polifunzionale e l’asilo nido, il quadro è ancora più complesso: si tratta in entrambi i casi di opere in fase di progettazione avanzata finanziate dal Pnrr e quindi soggette a una tempistica serrata e non differibile». Nel caso dell’auditorium, che beneficia di un finanziamento Pnrr di 3,575 milioni di euro, in un primo momento sembrava fossero previste risorse statali a parziale copertura dell’aumento dei costi, ma ora invece è stato confermato che non arriverà nulla. «Anche se risulta difficile sostenere questo incremento - precisa Giacinti - sospendere un progetto così qualificante per il territorio significherebbe anche perdere sia il cospicuo contributo Pnrr sia i 400mila euro già spesi per la progettazione e, di fatto, non realizzarlo più. Ci stiamo interrogando sulle soluzioni da adottare, stiamo valutando di recuperare risorse dell’avanzo di amministrazione. Stiamo facendo un’approfondita analisi anche sul progetto dell’ampliamento dell’asilo nido, inizialmente coperto interamente dai fondi Pnrr per un totale di 288mila euro. Ora l’esborso aggiuntivo è di 137mila euro con una compensazione di soli 28mila euro da fondi statali e la parte restante a carico del Comune».

Viabilità

Meno problematico il quadro relativo alla viabilità, dove gli aumenti per la nuova arteria di collegamento fra via Torino e via Roncon e per la rotatoria a San Giacomo - che pure ci sono stati - risultano più contenuti e non mettono in discussione l’avvio dei cantieri come da cronoprogramma già definito. «Il nostro obiettivo - conclude il sindaco - è di fare ogni sforzo per mantenere tutte le opere programmate. Specie per i cantieri legati ai fondi Pnrr, siamo chiamati a fare delle scelte in tempi rapidi. Per questa ragione già giovedì scorso abbiamo convocato in via d’urgenza la Conferenza dei capigruppo cui abbiamo sottoposto le problematiche aperte e si è condivisa l’importanza di fare ogni sforzo possibile, soprattutto per non perdere i finanziamenti europei. Nel frattempo abbiamo scelto di informare i cittadini in modo trasparente e renderli partecipi di questa situazione. L’incertezza con cui facciamo i conti negli ultimi anni, prima con l’emergenza sociale legata al Covid e poi con continue le fluttuazioni connesse al conflitto in Ucraina, allo shortage globale e all’inflazione, rende oggettivamente sempre più complessa l’azione delle amministrazioni pubbliche e la programmazione delle opere». 

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