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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mercato dell’auto in pesante flessione: -18,94% nel gennaio padovano

Ghiraldo (Ascom): «Sembrava che la situazione avrebbe dovuto essere affrontata nell’ambito della legge di Bilancio per il 2022, invece non è stato così»

«L’economia italiana sarà anche cresciuta del 6,5%, ma se non si mette fine all’emorragia del mercato dell’auto, quel 3,8% che è nelle attese per l’anno in corso credo resterà un miraggio». Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova, ne è perfettamente convinto

Il mercato

«Il mercato dell’auto, se non si inverte la tendenza in atto, potrebbe far registrare un calo del 17,8% su base nazionale e questo, se consideriamo che il settore vale il 12% del Pil, condizionerebbe pesantemente tutta l’economia» sostiene Ghiraldo. Intanto il dato di gennaio, raffrontato col pari mese dello scorso anno, in quanto ad immatricolazioni, non è per nulla confortante: -19,7% in Italia, -21,13% in Veneto, -18,94% in provincia di Padova.
«Sembrava – continua Ghiraldo – che la situazione dell’auto avrebbe dovuto essere affrontata nell’ambito della Legge di Bilancio per il 2022. Invece non è stato così ed ora siamo di fronte ad una crisi senza precedenti. Servono immediati interventi governativi per invertire la pericolosissima tendenza in atto, favorire la transizione ecologica attraverso il rinnovamento del parco circolante ed avere un occhio di riguardo per ciò che attiene l’occupazione. Se migliorare l’ambiente va a beneficio di tutti, i costi non possono essere caricati su particolari settori o categorie».

I marchi

Una situazione particolarmente difficile, dunque, che non mette al riparo praticamente nessuno dei marchi che, tradizionalmente, registrano il maggior numero di immatricolazioni. In particolare, a gennaio, tra i marchi che hanno superato le 100 unità, la sola Toyota si può fregiare del segno “più”: grazie all’immatricolazione di 158 vetture contro le 152 del gennaio 2021, segna infatti un +3,95% che, di questi tempi, non è da buttare. Tutti gli altri, invece, flettono. Ford (122 immatricolazioni contro 136 di un anno fa) registra un -10,29%; Fiat (220 contro 274) un -19,71%; Volkswagen (136 a fronte di 173) il -21,39% ed infine Peugeot che con 122 vetture contro le 157 del pari periodo dell’anno scorso segna il -22,29%.

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