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Sempre più richiesti, eppure difficili da reperire: cercasi autoriparatori artigiani disperatamente

I dati Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, mostrano che nel 2021, in provincia di Padova le imprese del comparto ricercavano 600 meccanici artigianali, riparatori di automobili, con una difficoltà di reperimento del 68,7%

L’autoriparazione artigiana sta cambiando: il settore è sempre più orientato alla sostenibilità e all’innovazione, ma è alla costante ricerca di personale.

Personale

I dati Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, mostrano che nel 2021, in provincia di Padova le imprese del comparto ricercavano 600 meccanici artigianali, riparatori di automobili, con una difficoltà di reperimento del 68,7%. Spiega Massimo Ruffa, presidente del sistema di categoria autoriparatori di Confartigianato Imprese Padova: «L’autoriparazione si è caratterizzata negli ultimi anni per un crescente utilizzo delle tecnologie digitali, eppure rimane nell’immaginario collettivo la figura del meccanico con le mani sporche. Per far comprendere al pubblico le caratteristiche delle autofficine che operano nel nostro territorio, abbiamo realizzato un video (disponibile a questo link) che vuole raccontare il nostro rapporto con l’alta tecnologia che caratterizza il nostro lavoro quotidiano».

Dati

Le imprese del settore, che nella provincia di Padova sono 1.107 ed occupano oltre 3mila addetti, hanno sviluppato un forte orientamento green. L’analisi dei primi risultati della rilevazione multiscopo, legata all’ultimo Censimento permanente delle imprese dell’Istat, evidenzia una vocazione alla sostenibilità ambientale delle imprese dell'Autoriparazione, a livello nazionale, più marcata rispetto al totale dell'economia: nel 2018 otto imprese del settore con 3 addetti e più su dieci (79,1%) ha svolto azioni per ridurre l’impatto ambientale, quota che supera di 12,5 punti percentuali il 66,6% rilevato per il totale dell'economia. Continua Ruffa: «Nell'autoriparazione, dobbiamo avere una particolare attenzione all’ambiente. Non solo perchè nell’autoriparazione impatta un numero importante di rifiuti pericolosi che noi siamo impegnati a gestire nel modo più corretto, ma soprattutto perché siamo in prima linea sul fronte della formazione in merito alle novità legate alla mobilità ibrida o elettrica. Padova è tra le province con una maggiore diffusione di questo tipo di autovetture». Secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato su dati ACI, la nostra provincia, nel 2015, era al diciottesimo posto per diffusione di auto ibride ed elettriche, ma nel 2020 è salita al dodicesimo, con 2.162 auto ibride ogni 100mila veicoli circolanti (erano 324 cinque anni prima). «Oggi entrare a far parte del mondo dell’autoriparazione - conclude Ruffa - è un’esperienza completamente diversa rispetto a vent’anni fa. I giovani che entrano nelle nostre officine si trovano in un luogo nel quale viene privilegiata la cura dei mezzi, con preparazione, precisione ed alta tecnologia. Noi siamo sempre di più garanti della sicurezza del conducente, abbiamo quindi una grande responsabilità. Per questo, la domanda di lavoro, nel nostro comparto, è sempre più caratterizzata dalla diffusione di competenze digitali e da un’attenzione alla sostenibilità».

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