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Cinque aziende padovane tra le eccellenze dell'edilizia sostenibile

Il rapporto “100 italian green building stories” di Fondazione Symbola e Fassa Bortolo ha selezionato cinque realtà di Padova e provincia

Cento esperienze, quelle raccontate in “100 italian green building stories” di Fondazione Symbola e Fassa Bortolo, con la partnership tecnica di PPAN, dove si esplorano le tecnologie e le soluzioni per la sostenibilità e l’economia circolare, cercando di restituire una foto di insieme del settore edilizio e mostrare le energie e i talenti che già oggi sono in campo nel nostro Paese. Cinque di queste sono padovane.

Il report

Il rapporto, presentato nei giorni scorsi, ha selezionato tra le eccellenze cinque aziende della provincia di Padova. Alcune sono specializzate in soluzioni per l’efficienza tecnica ed energetica: è il caso dei moduli per l’edilizia innovativa di Ecosism (Battaglia Terme), i progetti per gli impianti di aerazione di FAST (Montagnana) o i pavimenti sopraelevati di Nesite (Piove di Sacco). Altra eccellenza è la Stiferite di Padova che già dagli anni '60 ha iniziato a impiegare, prima in Europa, il poliuretano espanso rigido per produrre pannelli termoisolanti per l’edilizia. Infine il rapporto segnala anche lo studio di materiali sostenibili, come nel caso di Pava Resine (San Martino di Lupari) che col dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha sviluppato una gamma di formulati resinosi ottenuti da biomasse invece che da derivati del petrolio. «L’edilizia può dare un contributo importante per contrastare la crisi climatica – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – e ridurre la nostra dipendenza dei combustibili fossili, in particolare dal gas russo, resa drammatica dall’invasione dell’Ucraina. Produce al tempo stesso una drastica riduzione delle bollette per famiglie e imprese.  Aiutata dai Superbonus l’edilizia orientata al green può produrre un made in Italy che punta su sostenibilità, innovazione, ricerca, e bellezza. La ripresa del settore, già partita nel 2021, prevede nel 2022 fra diretto e indotto 265 mila posti di lavoro in più. Come è scritto nel Manifesto di Assisi, ‘affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro’». Le storie raccolte nel rapporto raccontano la crescente applicazione, a scale diverse, dei principi della green economy e dell’economia circolare. Le tecnologie digitali trovano oramai applicazione in diverse fasi del processo edilizio, dalla progettazione alla cantierizzazione fino alla manutenzione, permettendo il controllo dell’intero ciclo di vita dell’opera con benefici sui costi e sull’ambiente. Tecnologie e innovazioni che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento locale e dei gas serra, che hanno anche effetti diretti sul taglio delle bollette delle famiglie italiane.  Si stima infatti che le differenze di costi tra un appartamento tradizionale e uno riqualificato dal punto di vista energetico possono arrivare a 1.500-2.000 euro all’anno, oltre al fatto che, come evidenzia un lavoro di Fondazione Symbola e Cresme, un immobile riqualificato dal punto di vista energetico vede aumentare il valore immobiliare più dell’investimento fatto. 

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