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Bilancio dei Colli Euganei, un 2022 che spinge verso la candidatura Unesco come riserva della Biosfera

Il presidente Masin: «Risultati che sono da intendere come esercizio di una maggiore tutela sul patrimonio ambientale e la loro valorizzazione a fini ricreativi turistici e produttivi. Ora via al progetto più ambizioso, il cui iter ha preso avvio quest’anno e andrà completandosi nel corso del 2023»

Il 2022 si è chiuso al Parco regionale dei Colli Euganei con diversi risultati importanti. «Risultati – spiegano congiuntamente il presidente, Riccardo Masin e il vicepresidente Antonio Scarabello -  che sono da intendere, e valgono, come esercizio di una maggiore tutela sul patrimonio ambientale dei Colli Euganei e la loro valorizzazione a fini ricreativi turistici e produttivi. In questi 12 mesi è stato dato avvio e si sono concluse progettualità che offriranno al territorio nuovi impulsi e stimoli concreti, sono state create nuove e più efficaci opportunità di collaborazione e apertura a nuove ricche relazioni culturali sociali e economiche con altri enti, altri parchi e altri territori e sono stati ottenuti finanziamenti importanti che permetteranno di dare avvio ad altri progetti e a nuove opportunità, come nel caso del contributo concesso dalla Regione Veneto, che ha dato la possibilità al territorio di avviare  la Candidatura a Riserva della Biosfera secondo il programma Mab Unesco, il progetto più ambizioso il cui iter ha preso avvio quest’anno e andrà completandosi nel corso del 2023».

Candidatura a Riserva della Biosfera Mab Unesco

Il riconoscimento, che si pone come traguardo di una serie di attività rivolte al coinvolgimento del territorio entro il 2024, rappresenta, infatti, una ulteriore nuova spinta verso la concretizzazione di un progetto di sviluppo sostenibile del territorio, che vede il riconoscimento Unesco come strumento attraverso cui cogliere nuove opportunità che contribuiscano a rendere i Colli Euganei sempre più incisivi nella concretizzazione di soluzioni innovative di resilienza alle sfide ambientali, sociali ed economiche. Entrare a far parte della rete delle Riserve della Biosfera offrirà al territorio nuovi impulsi e stimoli per progetti concreti e sostenibili grazie allo scambio di buone pratiche e alle partnership della rete MAB, nuove e più efficaci opportunità di collaborazione e apertura a nuove ricche relazioni culturali sociali e economiche con altri territori afferenti alla rete internazionale Mab che stanno affrontando le stesse sfide della sostenibilità.

Rinnovo Carta Europea per il turismo sostenibile e premio Europarc

Un risultato che fa il paio con il rinnovo della Carta Europea per il Turismo Sostenibile per il periodo 2022-26, con il quale verranno portate avanti una serie di azioni con l’obiettivo di un continuo miglioramento della gestione anche del turismo nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (Cets), infatti, è uno strumento metodologico e una certificazione di Europarc federation e Federparchi che pone al centro della sua azione la collaborazione tra tutte le parti interessate di un territorio a sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un'analisi approfondita della situazione locale. Quest’esperienza, che per il territorio euganeo è ininterrotta dal 2012, proprio a dicembre di quest’anno ha portato all’importante riconoscimento da parte della federazione EUROPARC con la premiazione del nostro Parco a Bruxelles.

Progetti Vegri, orchidea, chirotteri e anfibi

Per la tutela della flora e della fauna, così particolari e uniche nel definire la biodiversità dei diversi ambienti euganei, il Parco rientra in diversi progetti pluriennali a fianco di Università e ad Istituti di ricerca. E’ il caso del progetto “Life” dedicato ai vegri, che essendo ambienti di transizione hanno bisogno di continui interventi per la loro preservazione, prevedendo interventi di sfalcio, la lotta all’inarbustimento, togliendo o diradando le essenze non compatibili. Nell’attività rientrano anche i monitoraggi curati dall’Orto Botanico di Padova e la convenzione con l’Università “La Tuscia di Viterbo per la preservazione  dei semi di alcune delle orchidee più rare, utilizzando la banca del germoplasma dell’Università stessa e contestualmente coltivando piantine di orchidee nate in vivaio. Nel corso del 2022 si è invece concluso il progetto inerente al censimento sui chirotteri, i pipistrelli, che oltre a dimostrare la presenza di ben 13 specie diverse sui Colli Euganei, ha confermato che le loro colonie sono ancora numerose e ben presenti nei diversi ambienti. Anche con il progetto anfibi sta portando a risultati importanti per le specie che vivono nel territorio del Parco. Da anni il lavoro condotto a fianco dell’Associazione SOS Anfibi e di Veneto Agricoltura, per il posizionamento di chilometri di reti salva rospi durante il periodi di risveglio dal letargo dei batraci, sta per concretizzarsi anche in interventi strutturali con la realizzazione di alcuni laghetti. Grazie ad un finanziamento regionale verranno create delle aree umide per la riproduzione non solo dei rospi, ma anche di tritoni e salamandre che così potranno ridurre gli spostamenti alla ricerca di specchi d’acqua e quindi ridurre il pericolo di venire schiacciati dagli automezzi durante i loro tragitti dai luoghi del letargo a quelli di accoppiamento.

Contenimento della fauna selvatica invasiva

L’assunzione a tempo pieno di cinque operatori della Squadra Faunistica Avisp, unita all’attività dei selecontrollori, e quindi ad un’attività di contrasto che è stata attiva tutti e 12 i mesi dell’anno ha permesso di aumentare il numero degli abbattimenti. Negli anni scorsi la media oscillava attorno ai 2.000 capi, per il prossimo anno le stime, comprensive dei feti non nati grazie alla selezione di animali femmina, dovrebbero assestarsi oltre le 3.000 unità. Numeri in crescita dunque, che troveranno giustificazione anche nell’aumentato numero dei selecontrollori, il gruppo si arricchirà di ulteriori 50 membri. Il 21 dicembre sono state valutate, tra le oltre 200 domande pervenute, i profili più idonei a questa delicata attività di contenimento che, proprio per questo, dovrà essere accompagnata da un periodo di formazione attraverso corsi dedicati. Anche per lo smaltimento degli animali abbattuti, gli ultimi giorni del 2022 hanno portato a grosse novità. A comunicarle è stato il vicepresidente del Parco, Antonio Scarabello, confermando che: “Le carni dei cinghiali del Parco potranno fregiarsi del marchio CSQA, ossia del principale Organismo di Certificazione in Italia nel settore agroalimentare con oltre 68 prodotti DOP, IGP, STG controllati e decine di migliaia di aziende certificate in ambito volontario. Il marchio garantirà la sicurezza alimentare e varrà anche come attestazione per la tracciabilità e salubrità delle carni conferendo valore a questa materia prima e ai suoi derivati”.

Guardie Gev, sentieri e percorsi

Il numero delle Guardie Ecologiche Volontarie, operanti all’interno del territorio del Parco Regionale dei Colli Euganei è destinato a crescere di ulteriori 15 unità. Nel giro di pochi anni il loro numero è più che quadruplicato, segno di quanto la tutela dell’ambiente sia un bisogno sempre più sentito tra la popolazione e quanto le persone sono disposte ad impegnarsi per il perseguimento di tale scopo. La Guardia Ecologica Volontaria, infatti, è un normalissimo cittadino che decide di mettere a disposizione della collettività, del tutto gratuitamente, parte del proprio tempo libero in azioni di tutela ambientale, di informazione, di prevenzione e di vigilanza. Una rete, dunque, che va estendendosi di pari passo delle tante associazioni che si prendono cura della rete sentieristica del Parco. Negli anni al Cai e a Legambinete si sono unite moltissime realtà territoriali, tanto che ad oggi l’intera rete di itinerari è completamente presidiata da tantissimi volontari che prontamente segnalano situazioni di pericolo o intervengano per la manutenzione con la pulizia e sistemazione generale dei tracciati. Un servizio sempre più indispensabile per la sicurezza degli escursionisti e per il mantenimento dello stesso patrimonio naturalistico.

Riordino uffici, Pati e nomina del direttore

Nel corso del 2022 grande impegno è stato rivolto alla riorganizzazione degli uffici, provvedendo alla sostituzione del personale pensionando o potenziando aree amministrative in difficoltà, come nel caso dell’Ufficio tecnico particolarmente oberato dalle nuove pratiche accese per effetto del Superbonus 110% e la stesura del nuovo P.A.T.I. - il piano di assetto del territorio intercomunale - ossia lo strumento di pianificazione intercomunale finalizzato a pianificare in modo coordinato scelte strategiche e tematiche relative al territorio di più comuni. Il Parco infatti affiancherà la Provincia nelle operazioni di coordinamento per la stesura del documento che riguarderà tutti e 15 i municipi dell’area collinare. Sempre in tema di efficientamento della struttura è da considerarsi l’assunzione del nuovo direttore del Parco, che dovrebbe entrare a ruolo entro maggio/giugno del 2023.

Bilancio, un avanzo di amministrazione di circa un milione di euro  

L’esercizio 2022 ha dato luogo ad un avanzo di amministrazione di circa un milione di euro, che la governance del Parco ha deciso di destinare ai 15 comuni per finanziare opere infrastrutturali a servizio dei percorsi e la riqualificazione di aree a valenza turistica. Gia nel corso del 2022 è stato aperto un bando rivolto alle municipalità al quale ben otto hanno risposto ottenendo la partecipazione alla spesa da parte del Parco per un importo complessivo di 100 mila euro per comune.

Scuole e formazione  

Anche quest'anno è stato messo a disposizione del mondo della scuola un ricco ventaglio di proposte didattiche multidisciplinari per coltivare e far crescere assieme la responsabilità nella tutela, qualità e valorizzazione dell'ambiente. Al Servizio Visite Guidate, gestito dall'Ente Parco in collaborazione con la Cooperativa Sociale Idee Verdi, per le attività svolte presso "Casa Marina", il Parco Avventura Le Fiorine o direttamente sui sentieri e in classe, sono state accompagnate tantissime iniziative come il Diario per le scuole primarie, i progetti per conoscenza del valore archeologico del territorio, le lezioni tenute dal Nucleo CC Cites di Venezia, in occasione della campagna nazionale di controlli denominata “L’Anello mancante”, sulla tutela dell’avifauna protetta.

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