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Body cam alla polizia locale, le reazioni di sindacati e mondo politico

Esulta la Uil Fpl: «Finalmente dopo quattro anni si chiude un cerchio». Critico, invece, Alain Luciani (Lega): «I tempi di consegna della dotazione agli agenti sono “fatalità” in concomitanza con le elezioni»

Non si sono fatte attendere le reazioni alla notizia della massiccia dotazione di body cam agli agenti della polizia locale di Padova.

Uil Fpl

C'è chi esulta, come la Uil Fpl: «Finalmente dopo quattro anni si chiude un cerchio visto che è finito un percorso iniziato ancora nell'estate del 2018 con la sperimentazione, durata alcune settimane, di circa 100 apparecchi. Per motivi burocratici il percorso è stato fortemente rallentato a discapito degli appartenenti al Corpo e della sicurezza dei cittadini, tutto ciò deve farci riflettere, questo ritardo è inconcepibile nel ventunesimo secolo. La Uil Fpl ha da sempre condiviso il percorso intrapreso dall'amministrazione nel voler dare un ulteriore strumento di protezione ai propri agenti a garanzia e tutela della cittadinanza. Nel corso di questi anni abbiamo sollecitato l'Amministrazione affinché si potesse accelerare sulla procedura. Un passaggio dovuto nel rispetto delle normative vigenti (art. 4 legge 300/70 "statuto dei lavoratori" ) è stato fatto con le rappresentanze sindacali. Questo strumento altamente tecnologico, ed in continua evoluzione, adottato già da anni in altre città del Veneto e d'Italia e fortemente voluto dal personale grazie anche alla registrazione audio, è un deterrente per eventuali azioni lesive personali, tipo aggressioni, che possono causare evidentemente anche infortuni. Le body cam andranno ad integrare la dotazione personale di ciascun operatore, già provvisti di spray urticante. Ci riteniamo soddisfatti perché siamo giunti alla fine di un percorso di attuazione che è durato troppo tempo, dove numerose situazioni avvenute nel corso di questi anni si sarebbero potute risolvere diversamente grazie alle body cam».

Alain Luciani

Più critico, invece, Alain Luciani (Lega): «La tecnologia delle bodycam è assolutamente all’avanguardia e non abbiamo nulla da dire in tal senso, certo però che i tempi di consegna della dotazione agli agenti sono “fatalità” in concomitanza con le elezioni. L’Amministrazione in cinque anni non si è minimamente preoccupata della sicurezza dei cittadini, è ridicolo che ora, a distanza di meno di due mesi dalle elezioni vengano addirittura date in dotazione 150 apparecchiature. Per non parlare della contraddizione della Giunta, che ha sempre affermato che Padova è una città sicura. Ben vengano le bodycam ma gli altri quasi cinque anni dove l’hanno messa la sicurezza?».

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