rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Bui: «Qualcuno spieghi perché i medici padovani hanno gli stipendi più bassi del Veneto»

Lo sfogo del presidente della Provincia, intervenuto per sostenere la battaglia dei camici bianchi della città del Santo, che hanno stipendi più bassi fino a 10-15 mila euro l’anno rispetto ai colleghi delle aziende sanitarie delle altre provincie. Interviene anche la forzista Elisa Venturini

«Padova la città della medicina per eccellenza, il territorio degli "angeli bianchi del covid" che sono determinanti e insostituibili per il superamento della fase pandemica. Non possono essere pagati meno degli altri». Lo sfogo è di Fabio Bui, presidente della Provincia, intervenuto per sostenere la battaglia dei medici padovani, che hanno stipendi più bassi fino a 10-15 mila euro l’anno rispetto ai colleghi che lavorano nelle aziende sanitarie delle altre provincie venete. 

Bui

«Padova, la città in cui sta nascendo il nuovo grande ospedale, progettato con l’ambizione di continuare a dimostrare di essere città vocata alla medicina in contesti internazionali. La città dove in un assordante silenzio si sta consumando un paradosso: i medici del nostro territorio vengono pagati meno dei colleghi di pari livello delle altre province venete. Se è vero che il prestigio di lavorare all’interno di un’eccellenza mondiale della medicina può ripagare l’ambizione di illuminati professionisti medici, resta forte l’ingiustizia della mancanza di equità e della famigerata, perché mai praticata, meritocrazia che, perdonatemi la venalità, passa anche per l’equità stipendiale - evidenzia Bui - e a questo punto non stupiamoci, quindi, se medici capaci scapperanno verso lidi più appaganti e paganti: la professionalità ha un costo, la dignità del lavoro anche. Va chiarito una volta per tutte, il motivo sul perché i nostri professionisti padovani "valgono meno" degli altri. Sorge spontaneo il dubbio se ciò sia da attribuirsi anche ad una certa sufficienza padovana a difendere la propria "storia" fatta di risultati e di professionisti straordinari o che sia, piuttosto, perchè il baricentro delle scelte regionali stia scivolando piano piano, indisturbato, in altre direzioni? Ma questo lo vedremo nel tempo. È necessario intervenire quanto prima e trovare rimedio a questo gap fastidioso e ingiustificato: attenzione a far passare sotto traccia questa iniquità, rischiamo che la corona d’oro della Regina della Medicina si trasformi sotto i nostri occhi in una medaglia di latta, data a tutti coloro che, anziché vincere le sfide, semplicemente partecipano. E Padova, con la sua storia, la sua grande Università e soprattutto i suoi grandi medici, non se lo merita».

Venturini

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, torna anche lei sul tema della differenza retributiva tra il personale medico all’interno della Regione del Veneto: «Ho inviato una lettera all’assessore Manuela Lanzarin per avere nuove informazioni sulla vicenda. Nello scorso mese di luglio avevamo presentato una interrogazione a risposta urgente per conoscere come mai ci fossero significative differenze di retribuzioni tra medici di varie uls e soprattutto se ci fosse la possibilità di porre rimedio alla situazione. In quella occasione l’assessore ci aveva risposto che oltre allo stanziamento di 2.200.000 euro già ritenuto non sufficiente per assicurare la perequazione, era in corso un approfondimento contabile per verificare la fattibilità di una ulteriore e stabile integrazione dei fondi proprio per risolvere questa problematica. Oggi chiediamo se l’approfondimento è stato concluso e, con l’occasione, chiediamo anche gli schemi di contratto in uso per gli stipendi di posizione dei medici delle varie aziende sanitarie».


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bui: «Qualcuno spieghi perché i medici padovani hanno gli stipendi più bassi del Veneto»

PadovaOggi è in caricamento