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botteghe storiche

Cambiano le regole Sotto il Salone: via libera solo alle attività che ne tutelano la storia. E non si fuma

Il consiglio comunale approva le nuove norme che prevedono anche orari di apertura e chiusura garantiti, modalità di cucina e take away

Approvato oggi 16 dicembre in consiglio comunale il Regolamento relativo ai banchi e ai negozi sotto il Salone. Le botteghe sotto il Salone occupano da 800 anni il piano terra del duecentesco Palazzo della Ragione e, oggi come allora, sono parte integrante del mercato cittadino che si svolge nelle due Piazze sulle quali si affaccia il Palazzo stesso.

La storia

I negozi sotto il Salone sono un compendio unitario che è stato individuato anche dalla Regione Veneto come luogo storico del commercio. Tutti i banchi e i negozi sono di proprietà del Comune e messi a disposizione dei commercianti attraverso lo strumento giuridico della “concessione precaria onerosa”, non essendo possibile applicare le norme relative alla locazione. Le attuali concessioni scadranno il prossimo 31 dicembre in forza della proroga di un anno deliberata dall’amministrazione lo scorso anno in considerazione dell’emergenza Covid.

Il regolamento

Proprio la delibera che ha prorogato di un anno le concessioni, prevede la definizione del regolamento che stabilisca i rapporti tra il Comune di Padova e i concessionari delle botteghe sotto il salone. Fino ad oggi infatti non esisteva un atto che normasse in modo complessivo le concessioni dei banchi e dei negozi del Salone. Nel dialogo avviato con il Consorzio che raggruppa i concessionari degli spazi, è emersa la comune volontà di potenziare la tutela del preziosissimo immobile storico e di arrivare a una più chiara e definita normativa che regoli i comportamenti dei singoli concessionari. In particolare, facendo proprie anche le indicazioni della Soprintendenza, Comune e Consorzio, vogliono preservare l’utilizzo commerciale e pubblico del piano terra del Palazzo della Ragione, evitando al contempo di snaturarne il significato e il carattere storico con attività non adatte al contesto.

Bandi

Il Regolamento prevede tra le altre cose che la concessione sia, dal prossimo anno, assegnata attraverso un procedimento ad evidenza pubblica, che tuttavia, come ha stabilito la sentenza del Consiglio di Stato n.5157/2018 relativa al Comune di Milano, può derogare al principio della gara, proprio per tutelare l’identità storico-culturale del luogo. Tradotto, l’assegnazione sarà ad evidenza pubblica, ma si terrà conto della particolarità del luogo, tutelando le attività storiche con più di 40 anni di presenza e quelle già presenti attraverso lo strumento dell’affidamento diretto e applicando per i nuovi ingressi criteri precisi e trasparenti, tali da impedire l’insediamento di attività del tutto legittime altrove, ma qui in palese contrasto con l’identità storico culturale del luogo. In questo senso il Regolamento riconosce il ruolo svolto in questi anni dal Consorzio “Il Salone” con il quale l’Amministrazione collabora da anni per la tutela e la valorizzazione del mercato. Contestualmente all’approvazione del Regolamento sarà approvata anche una proroga tecnica di sei mesi alla scadenza della attuali concessioni, necessaria a mettere a punto le nuove procedure di assegnazione. Parte integrante del Regolamento (è previsto dall’ art 10) è anche il disciplinare che contiene le disposizioni tecniche e di sicurezza alle quali si devono attenere i concessionari. Si va dal quasi ovvio divieto di fumare all’interno delle Gallerie e non solo nei singoli negozi, a prescrizioni che - se da un lato aumentano la sicurezza complessiva come il divieto di cottura dei cibi con fiamme libere - dall’altro individuano con precisione le modalità con cui cuocere i cibi, proprio per rendere più agevole agli operatori la preparazione dei prodotti da offrire ai clienti. Da sottolineare anche la decisione di regolamentare in modo più preciso e gli orari di apertura e chiusura delle attività. Per le botteghe sarà indicato un orario minimo di apertura che ogni concessionario sarà tenuto a rispettare (con la facoltà naturalmente di tenere aperto più a lungo) e questi orari saranno resi evidenti con una apposita cartellonistica all’ingresso delle gallerie.

Bressa

L’assessore al commercio Antonio Bressa: «Questo nuovo regolamento è frutto del lavoro di mesi dei nostri uffici patrimonio e attività economiche, insieme agli operatori di sotto il Salone, e ai loro rappresentanti, con i quali c’è stato un costante confronto. Ne esce uno strumento nuovo, che porta trasparenza e innovazione partendo però dal principio di conservazione e tutela delle attività che sono presenti nell’ antico mercato coperto sotto il Salone, e che assieme al grande ciclo degli affreschi nella grande sala pensile superiore rappresenta un grande patrimonio culturale ed identitario ella città e parte del recente riconoscimento Unesco. Stiamo gestendo quindi questa fase che ci porterà al rinnovo delle concessioni applicando la nuova normativa, ma salvaguardando il più possibile le attività già presenti che hanno maturato i requisiti per essere definite attività storiche e anche quelle che pur non avendo raggiunto questi requisiti hanno investito e stanno investendo nella loro attività sotto il Salone. Tutte le novità introdotte sono orientate ad incontrare le esigenze degli operatori e offrire al tempo stesso una migliore esperienza di acquisti per i tanti cittadini che sono affezionati a questo luogo simbolo della nostra città».

Micalizzi

Il vicesindaco Andrea Micalizzi: «Il Salone è tra i monumenti a cui tutti i padovani vogliono più bene perché mescola bellezza e storia con le nostre tradizioni e abitudini padovane. Il mercato è tra i luoghi più caratteristici della città e con i suoi prodotti, i suoi profumi e la maestria dei commercianti è parte integrante e viva del monumento stesso. Per questo abbiamo voluto costruire un nuovo regolamento che mette insieme la valorizzazione della storicità delle botteghe con la capacità di innovare l'offerta di prodotti locali che può continuare a dare nuovo slancio al Salone».

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