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Pasqua solidale a Coldiretti: casa per casa con l'assessore al sociale

La testimonianza di un operatore che in questi giorni sta distribuendo i pacchi solidali. In furgone con seduto accanto l’assessore comunale di riferimento o il sindaco, come a Piazzola sul Brenta

«A volte non c’è neppure il campanello da suonare, la gente dimostra gratitudine ed è pronta ad offrire un caffè». E’ la testimonianza di un operatore di Campagna Amica di Coldiretti Padova che in questi giorni insieme a tanti altri sta distribuendo i pacchi solidali. In furgone con seduto accanto l’assessore comunale di riferimento o il sindaco, come a Piazzola sul Brenta, stanno attraversando i paesi dell’Alta Padovana per arrivare nelle case e consegnare direttamente quanto messo a disposizione dall’iniziativa promossa da Coldiretti in tutta Italia a sostegno dei più bisognosi.

Consegne in tutta Italia

Decine di mezzi sono stati organizzati per le consegne lungo tutta la Penisola. Quasi un migliaio le confezioni riservate al Veneto pari a 35 mila chilogrammi di prodotti Made in Italy. Ogni famiglia è destinataria di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% italiani– spiega Coldiretti Padova – pasta e riso, Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, dolci e colombe pasquali, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva, legumi e formaggi fra caciotte e pecorino. Un’operazione che – afferma Coldiretti – vuole essere un segnale di speranza per il Paese e per tutti coloro che in questi mesi hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid. Ma anche evidenziare le grandi eccellenze del BelPaese che hanno contribuito a rendere famoso nel mondo uno stile di vita alimentare, sicuro e di qualità.

Settimana Santa

«Essere impegnati in questa missione proprio durante la Settimana Santa – spiega Susanna Boccia Capo Zona di Coldiretti Padova per il comprensorio di Piazzola sul Brenta – è un’esperienza unica. Ogni giorno gli incontri arricchiscono umanamente il nostro lavoro. Rispettando la dignità delle persone e la loro privacy raccogliamo anche le testimonianze di vita degli invisibili. Da chi come single e senza lavoro si trova a crescere i bambini, dipendenti della ristorazione che hanno perso il lavoro e con una famiglia da mantenere devono pagare il mutuo della casa, c’è chi ha perso l’impiego per badare i figli costretti a seguire a distanza le lezioni. Il Covid sta lasciando un segno indelebile sulle fasce più deboli della società – sottolinea Susanna Boccia – è un atto di responsabilità sociale che Coldiretti sta compiendo. Ognuno può contribuire per come può, anche un sorriso vale in questo senso. La presenza dei primi cittadini è delle autorità locali è un valido supporto per raggiungere ogni realtà marginale».

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