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Venerdì, 19 Aprile 2024
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No piante e fiori al macero: al via la campagna per salvare le serre con consegne a domicilio

Gli appassionati del pollice verde sono invitati a chiamare il garden più vicino alla propria abitazione per ordinare piantine da mettere a dimora (nei propri terreni) quali, ad esempio, insalate, pomodori, zucchine, patate, carote, zucca, spinaci, sedano

È arrivata la stagione buona, Cia Padova lancia la campagna “Salvi-Amo le serre locali” per continuare a fare l’orto di casa, nonostante le limitazioni di spostamento imposte dal decreto della Presidente del Consiglio del 9 marzo. In pratica, gli appassionati del pollice verde sono invitati a chiamare il garden più vicino alla propria abitazione per ordinare piantine da mettere a dimora (nei propri terreni) quali, ad esempio, insalate, pomodori, zucchine, patate, carote, zucca, spinaci, sedano.

Basta una telefonata

Dato che gli imprenditori agricoli hanno la possibilità di muoversi per effettuare consegne (rientra nella loro sfera lavorativa), la tradizione dell’orto di vicinato può venire salvata, dando così un minimo di respiro all’intera filiera. «Basta una semplice telefonata – spiega il presidente di Cia Padova, Roberto Betto – e le piantine arrivano a domicilio. In questi giorni i produttori della provincia si stanno attrezzando in tal senso, con un servizio di consegne ad hoc. Diamo loro una mano a portare avanti le attività nell’attuale contesto di emergenza”. “Peraltro – osserva Betto – l’orto svolge pure una funzione sociale. Chi lo coltiva beneficia di prodotti freschi e di stagione. I pensionati, in particolare, hanno la felice opportunità di mantenersi impegnati e stare all’aria aperta, nel terreno di proprietà».

Distretto florovivaistico

In linea generale il distretto florovivaistico sta attraversando un periodo di grande criticità. Motivo per cui il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini, ha chiesto che “il Governo centrale intervenga immediatamente con l’istituzione di un fondo specifico per rispondere alla crisi del mercato e al mancato reddito”. L’appello viene lanciato termine del tavolo sul settore, che si è tenuto ieri pomeriggio e che ha coinvolto il Ministero delle Politiche Agricole. “Il nostro comprensorio conta 230 aziende – continua – mentre il trend indica una riduzione dell’80%”. Fra le altre richieste presentate al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Ministro all’Agricoltura, Teresa Bellanova, “una moratoria su mutui, finanziamenti e pagamenti, alla luce del fatto che il comparto, pur rappresentando come fatturato il 5% della produzione agricola nazionale, non ha beneficiato di aiuti concreti derivanti dalla Pac, Politica agricola comune, o dall’ Ocm, Organizzazione comune dei mercati”. Infine, le piante da orto “vengano classificate come piante food, con la possibilità di vendita al dettaglio”.

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