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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nuova linfa al Bastione Impossibile. Apre un altro cantiere di restauro delle Mura

L’intervento si inserisce nel più ampio progetto di restauro di tutti gli 11 km della cinta muraria. Per vedere la fine dei lavori ci vorrà almeno un anno di lavoro. A lavoro l’impresa veneziana Lares, specializzata in diagnostica, conservazione e restauro.

Partito il restauro del Bastione Impossibile, famoso in città per la morte a causa di una bomba di 200 padovani che lì avevano trovato rifugio durante la seconda guerra mondiale. L’intervento che si inserisce nel più ampio progetto di restauro di tutti gli 11 km della cinta muraria cittadina, ha richiesto un investimento di 1.150mila euro (1 milione dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Cariparo) e richiederà circa un anno di lavoro da parte della dell’impresa veneziana Lares, specializzata in diagnostica, conservazione e restauro.

Il cantiere e la storia

Sarà restaurata e consolidata la parte muraria verso Via Bronzetti che in alcuni punti evidenzia alcuni crolli ma soprattutto sarà recuperata la parte ipogea, tristemete conosciuta dai padovani per il dramma accaduto durante la seconda guerra mondiale. I grandi stanzoni sotterranei, che nel 500 ospitavano i cannoni di difesa, durante la guerra erano adibiti a rifugio antiaereo. La notte dell’ 8 febbraio 1944 durante un bombardamento alleato (i bombardieri erano quelli della RAF britannica) una bomba perforante ad alto potenziale cadde sul bastione e rompendo la volta del cunicolo di ingresso riuscì a penetrare all’interno esplodendo e uccidendo oltre 200 persone. Il foro sulla volta, ancora oggi perfettamente visibile, sarà mantenuto e trasformato in lucernario mentre gli spazi interni diventeranno una delle “stazioni” del museo diffuso delle Mura, e sarà allestita con sistemi di proiezione che racconteranno ai visitatori e la storia di quella porzione delle mura e la tragica vicenda del bombardamento. Nella parte più interna che dà su Via raggio di Sole invece sarà ricostruita così come era all’inizio del 900 una delle aule elioterapiche realizzate sul bastione (l’altra è già stata restaurata ed è visibile entrando nella area sulla destra con la sua magnifica terrazza) e le mura saranno liberate dai riporti in terra e rese visibili nella lor conformazione originaria.

Micalizzi

Il vicesindaco Andrea Micalizzi ha illustrato nella mattinata di venerdì 2 luglio i lavori di restauro avviati da qualche settimana del Bastione Impossibile lunga la cinta muraria cinquecentesca: «Il Bastione Impossibile è uno dei tratti più suggestivi della nostra cinta muraria che è lunga ben 11 km. Con questo cantiere continua il lavoro di restauro delle mura, e in questo tratto faremo un lavoro di consolidamento e restauro delle parti murarie e anche di quelle sotterranee, perché questo è un luogo della memoria molto importante per la città. Oltre a ricordare il sistema fortificato della Padova del 500 qui ci fu un bombardamento con moltissime vittime durante l’ultima guerra perché le mura erano considerate un buon luogo di riparo. Una boma colpì proprio il bastione causando al morte do oltre 200 persone che erano qui per proteggersi da quel bombardamento. Questo evento fa parte della storia della città e nell’operazione di restauro si recupera anche questa memoria per cui anche i segni della bomba saranno conservati così come il foro della bomba sulla volta che diventerà un lucernario. Realizziamo anche il restauro, o meglio la ricostruzione di una delle aule elioterapiche. Cos’ un altro luogo ricco di storia e di bellezza verrà riconsegnato alla città»

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