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Clienti dimezzati negli agriturismi a Capodanno per la paura del contagio

Troppi contagi spingono a restare a casa e Coldiretti lancia l'allarme: il numero di clienti, e quindi di fatturato, per gli agriturismi è dimezzato

Il Covid dimezza il numero di clienti e di conseguenza il fatturato negli agriturismi padovani. Una tendenza emersa a Natale, con sale mezze vuote e tante disdette dell’ultimo minuto, e confermata anche per Capodanno, con una brusca battuta d’arresto delle prenotazioni e tanta incertezza fra i clienti. Le eccezioni non mancano, ma in linea generale la maggior parte dei 150 agriturismi padovani per il periodo delle festività sta facendo i conti con un sostanziale dimezzamento del fatturato che normalmente viene realizzato nelle due settimane da Natale all’Epifania. 

Il commento

«A pesare - spiega Emanuele Calaon, presidente di Terranostra Padova, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti - è da una parte il sensibile aumento dei contagi con le quarantene per i contatti stretti che già a Natale ha provocato parecchie disdette dell’ultimo minuto. Dall’altra anche la situazione di incertezza generale e il timore che pranzi e cene fuori casa possano rappresentare un rischio. Da qui un calo delle presenze e delle prenotazioni di circa il 50%. Da parte nostra l’impegno è massimo per garantire  l’ospitalità in tutta sicurezza con lunghe tavolate, posti distanziati e alternati, distanza superiore alla media fra i tavoli. Inoltre prosegue l’attività di asporto e di consegna a domicilio per chi è costretto o preferisce stare a casa. Un servizio ormai rodato, che molti agriturismi garantiscono da quasi due anni e che ci permette di rimanere in contatto con i nostri clienti e di farci conoscere anche da altri. Ovviamente questa attività da sola non compensa il calo delle presenze ma rappresenta comunque un valore aggiunto per i nostri agriturismi. Va anche detto che un numero crescente di padovani sta ripensando i programmi iniziali di vacanze più lunghe, magari organizzando gite prossimità a chilometri zero soprattutto nell’area dei Colli Euganei, dove l’ospitalità e la ristorazione è garantita da una fitta rete di agriturismi, scelti per pranzo o cena proprio per gli ampi spazi e i numeri di posti contenuti». 

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