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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caporalato a Grafica Veneta, la Cgil: «Sistema malato»

La Cgil: «Questa vicenda dimostra che il sistema degli appalti e delle esternalizzazioni è un sistema malato». 

Christian Ferrari, segretario generale Cgil Veneto, e Aldo Marturano, segretario generale Cgil Padova, non usano mezze misure commentando l'inchiesta che ha coinvolto alcuni manager di Grafica Veneta: «Questa vicenda dimostra che il sistema degli appalti e delle esternalizzazioni è un sistema malato». 

Sfruttamento

Cauti sugli sviluppi delle indagini, più duri invece su una modalità di reperire forza lavoro, sfruttata, che a parere loro è consolidata: «Le responsabilità penali dei dirigenti di Grafica Veneta verranno accertate dalla magistratura. Ma quanto emerge dall'indagine è già di per sé sconcertante. Stiamo parlando di lavoratori ridotti sostanzialmente in schiavitù e privati dei diritti più elementari e perfino della libertà personale. Come Cgil, abbiamo molte volte denunciato, e da anni, il fenomeno del caporalato, presente in Veneto soprattutto nei settori dell'agricoltura, dell'edilizia, della logistica. Ma il fatto che nemmeno una realtà considerata un'eccellenza della nostra industria a livello nazionale e internazionale sia, secondo gli inquirenti, immune da questo fenomeno deve far riflettere tutti e deve far agire le Istituzioni».

Appalti

«Il sistema - evidenziano con forza dalla Cgil - degli appalti e delle esternalizzazioni, ormai è chiaro, è un sistema malato, che si fonda sulla artificiosa frantumazione dei cicli produttivi, sulla forsennata ricerca della compressione dei costi, a partire da quelli del lavoro, e quindi sullo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori più poveri. Anche in questo caso, infatti, si tratta dell'affidamento a terzi di un'attività che è parte integrante del ciclo produttivo diretto. Sugli appalti pubblici abbiamo ottenuto importanti risultati nel confronto con il Governo, dobbiamo fare altrettanto anche sugli appalti privati».

Veneto

«A livello veneto, per sconfiggere il fenomeno del caporalato e dell'illegalità economica troppo diffusa - sottolineano dal Sindacaot - non basta l'azione delle Forze dell'Ordine e dei Magistrati, che vanno ringraziati per lo straordinario impegno con cui stanno operando. E non basta nemmeno il sindacato, che continuerà comunque a fare fino in fondo la sua parte. Occorre una presa di coscienza, e scelte conseguenti, di tutta la società, a partire dalle organizzazioni datoriali, che non possono tirarsi indietro in questa battaglia di civiltà. Dalla pandemia e dalla crisi economica usciremo solo cambiando modello di sviluppo, e rimettendo al centro il lavoro libero, dignitoso e di qualità, non perpetrando le storture già tutte presenti nel nostro sistema ben prima dell'arrivo del Covid 19».

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