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«Grazie a Dio per averci donato il miglior bambino che avessimo mai potuto desiderare»

Una lettera in cui la parola più frequente è grazie. L'hanno scritta Dino Massimiliano Conte e Valentina Ometto, i genitori di Carlo Alberto, a cui nella Basilica del Santo mercoledì 2 febbraio si è dato l'estremo saluto

Una lettera in cui la parola più frequente è grazie. L'hanno scritta Dino Massimiliano Conte e Valentina Ometto, i genitori di Carlo Alberto, a cui nella Basilica del Santo mercoledì 2 febbraio si è dato l'estremo saluto. Il dodicenne, piccolo atleta delle Fiamme Oro, ha avuto un malore durante una corsa in provincia di Treviso, la sua prima gara. La morte, sopraggiunta due giorni dopo ha sconvolto e colpito l'intera città e non solo. Tale e tanta è stata la partecipazione a questa tragedia che i genitori, l'indomani dalla sepoltura, hanno deciso di scrivere una lettera per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore. Una lettera commovente, che, come dicevamo, è ricolma di grazie. Abbiamo così scelto di pubblicarla integralmente. 

La lettera dei genitori di Carlo Alberto

«Grazie a Dio per averci donato il miglior bambino che avessimo mai potuto desiderare. Per la sua intelligenza, bontà, dolcezza, per la nostra intesa speciale. Grazie ai soccorritori presenti a Vittorio Veneto, al Team dell’Elisoccorso, per aver agito tempestivamente e per avere fatto più dell’impossibile per salvare la vita di Carlo Alberto. Grazie alle Fiamme Oro -alle quali era orgoglioso e fiero di appartenere- per avere accolto Carlo Alberto in questo grande gruppo come uno di loro e per il loro immenso affetto e supporto. Grazie ai miei angeli custodi, Paolo Venturini e Rosanna Martin, allenatrice di Carlo Alberto, per essermi stati sempre vicini, affiancandomi fin dal primo tragico momento. La dura esperienza che abbiamo vissuto insieme ci ha uniti in poco tempo in un legame fraterno indissolubile. Grazie alla Polizia di Stato che ci ha protetto come si fa in una grande famiglia, a tutte le autorità, in primis al Presidente Luca Zaia, che ha manifestato il suo affettuoso cordoglio per Carlo Alberto, e al Prefetto, ai Questori di Padova e di Treviso per averci onorato con la loro vicinanza, la loro dedizione, e per il toccante calore dimostratoci durante questa tragedia. Grazie ai Medici e Infermieri che hanno prontamente accolto Carlo Alberto presso l’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, ai reparti di Terapia Intensiva e Cardiochirurgia, al Prof. Minniti e alla sua straordinaria equipe, che lo hanno accudito con una professionalità, umanità, cura ed amore incredibili, e che hanno condiviso con noi lacrime ed abbracci, e lo hanno accompagnato con noi fino alla fine come un loro figlio. Grazie al mondo dell’Atletica, dello sport di tutta Italia, in particolar modo a Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi per i loro commoventi e affettuosi pensieri, agli organizzatori della Gara di Vittorio Veneto, che hanno deciso di dedicare a Carlo Alberto. Grazie alla Città di Padova, alla Città di Treviso, alla Città di Thiene e ai rispettivi sindaci, e a tutti quelli che, in tutta Italia, hanno ricordato Carlo Alberto condividendo questo momento. Non lo dimenticheremo mai. Grazie a Don Federico e Don Ulisse, a tutti i compagni di classe della II B, al Corpo Insegnanti, alla Presidenza e al personale della Scuola media Pascoli di Padova e delle Dimesse, il gruppo Scout di cui faceva parte Carlo Alberto, a tutti i suoi cari amici, grandi e piccoli, ai nostri amici e alla nostra grande famiglia, per essersi stretti attorno a noi in un cerchio di forza e amore. Grazie anche alla Drogheria Preti di Prato della Valle, per aver dedicato a Carlo Alberto le sue caramelle preferite, i Senatori alla violetta, che d’ora in poi porteranno il suo nome. Grazie ai dirigenti e colleghi di Poste Italiane, per il loro straordinario supporto, per avermi dimostrato con grande delicatezza e attenzione la loro vicinanza e il loro affetto da ogni parte d’Italia. Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine anche da distante con le loro preghiere ed i loro pensieri, alle tante persone meravigliose che ho incontrato in questi giorni, conosciute e sconosciute, che mi hanno supportato con un enorme affetto e calore umano, condividendo con me questo immenso dolore. A tutti i partecipanti alla toccante cerimonia di saluto a Carlo Alberto alla Basilica del Santo, che abbiamo sentito stretti a noi e che non abbiamo potuto salutare uno per uno. A tutti quelli che amano e che continueranno ad amare Carlo Alberto: nei loro cuori e nel loro ricordo lui continuerà a vivere per sempre. Grazie a tutti i giornali e ai media per essere riusciti a trasmettere a tutti quanto Carlo Alberto fosse un ragazzo veramente speciale e amato. Infine, grazie alla Professoressa Cristina Basso dell’Università di Padova e a tutti i membri del suo team di ricerca, che studieranno il cuore del nostro amatissimo Carlo Alberto, affinchè quello che è successo ed il loro lavoro possano salvare tante vite di grandi e piccoli sportivi. Grazie».

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