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Inflazione galoppante, rischio disastro sociale per famiglie e pensionati. Cia: «Aumentare le minime»

Anp Cia Padova: «Gli anziani dovranno scegliere se comprare il cibo o scaldarsi». Parte la campagna “Check-up pensioni”, un controllo sulla congruità dell’assegno di pensione trasferito ad ogni avente diritto

«Saranno un autunno e un inverno difficilissimi per i quasi 200mila pensionati padovani, tra inflazione galoppante e aumenti esponenziali del costo dell’energia. Stiamo andando incontro al disastro sociale». A lanciare l’allarme è l’Anp (Associazione nazionale pensionati) Cia Padova. Stando alle ultime previsioni, dal primo ottobre vi sarà un raddoppio di tutte le bollette: col prezzo del gas che ieri ha sfondato i 300 euro a megawattora, e che non accenna a rientrare in un valore maggiormente sostenibile tanto per le famiglie che per le imprese, il dato risulta più che verosimile.

Riscaldamento alternativo

Per quanto riguarda le fonti di riscaldamento alternative, sottolinea Anp Cia Padova, oggi un sacco di pellet da 15 chili viene oltre 11 euro, quando un anno fa costava sui 5 euro. Così come la legna: nel 2021 un bancale di faggio era quotato al massimo 170 euro, ora è valutato dai 250 euro in su. Peraltro, già in questi giorni si fatica a procedere con gli ordini, i grossi rivenditori hanno esaurito le scorte. «Con tutto ciò, le pensioni rimangono sempre le stesse – commenta il presidente di Anp Cia Padova, Carlo Miatello – .Qualora gli scenari non dovessero mutare, quest’inverno un anziano sarà tenuto a scegliere se comprarsi da mangiare, pagare le medicine o riscaldarsi».

Pensione minima

Un altro numero è particolarmente significativo: sono quasi 50mila i pensionati padovani, fra città e provincia, che vivono, meglio sopravvivono, con la minima di 524 euro al mese. «A queste condizioni, per loro sarà impossibile mettere insieme il pranzo con la cena. Siamo fortemente preoccupati per ciò che potrà capitare in termini di tenuta sociale da qui al prossimo mese e mezzo». Vi sono tanti anziani, analizza il presidente di Anp Cia Padova, che stanno ritornando a coltivare il proprio pezzetto di terra per avere una qualche marginalità in più. E in molti si sono dati all’orto: non solo per una mera passione personale, ma pure per una questione di risparmio sul carrello della spesa.

L'appello

«Al nuovo Governo, di qualunque colore sarà, chiediamo fin d’ora una particolare attenzione nei confronti dei pensionati, ma anche dei nuclei famigliari e delle donne» puntualizza. Fra le proposte avanzate da Anp Cia, occorre aumentare le minime almeno a 780 euro; bisogna poi modificare i criteri di accesso alle pensioni di cittadinanza, adeguare le modalità di indicizzazione delle pensioni per difendere il potere d’acquisto degli anziani (che è calato del 4%) e istituire una pensione di garanzia per i giovani, le donne e gli imprenditori agricoli. Alla luce di queste criticità, Cia Padova lancia il servizio “Check-up pensioni”, ovvero un controllo sulla congruità dell’assegno di pensione trasferito ad ogni avente diritto. «Capita che la pensione non venga erogata in maniera corretta – precisa Massimo Lazzarin, direttore del Patronato Inac Padova – Talvolta mancano all’appello dei contributi versati, magari per pochi mesi, o l’anno del militare. Tutti gli uffici Cia della provincia di Padova sono a disposizione al fine di verificare se i calcoli da parte degli enti di previdenza sono eseguiti in modo regolare».

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