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Superblocco in Guizza, il centrodestra: «Nel quartiere non lo vuole nessuno»

Nell'area del quartiere si sta delineando il progetto che prevede una mobilità sicura per pedoni e ciclisti, rendendo alcune strade “zone 30”, modificando alcuni sensi unici e aumentando l'arredo urbano, in modo da costringere auto e moto a procedere a velocità limitata

Il “superblocco” alla Guizza non piace al centrodestra. Nell'area del quartiere si sta delineando il progetto che prevede una mobilità sicura per pedoni e ciclisti, rendendo alcune strade “zone 30”, modificando alcuni sensi unici e aumentando l'arredo urbano, in modo da costringere auto e moto a procedere a velocità limitata. L'opposizione però la legge diversamente e parla di ghettizzazione.

L'opposizione

«L'amministrazione vuole imporre un progetto deciso a tavolino negli uffici comunali, adottato senza prestare minimo ascolto alle esigenze e alle lamentele dei cittadini» sostengono i consiglieri comunali di Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Lista Bitonci «e in questi giorni i residenti si stanno riunendo in gruppi e assemblee nei giardini pubblici. Nessuno approva il piano della viabilità che il settore Mobilità ha deliberato con finte strumentalizzazioni di etica ambientalista. Il quartiere è già silenzioso e poco trafficato, pertanto con il Superblocco non diminuirà l'inquinamento e non ci sarà meno rumore, solamente sarà disincentivato agli abitanti l'uso dei mezzi a motore»

Le modifiche

«Il sistema del Superblocco impone una serie di chiusure stradali e sensi unici obbligati che costringeranno i residenti a lunghi e assurdi tragitti, anche di oltre un chilometro, laddove ora magari sono necessari solo 100 metri» proseguono i consiglieri di centrodestra «e pertanto, a rigor di logica, allungando i tempi di percorrenza, le auto rimarranno più tempo con il motore acceso, venendo così meno ogni falsa giustificazione di sostenibilità ambientale. Ricordiamo che da anni gli abitanti del rione espongono le reali problematiche legate alla mobilità interquartiere, ossia l'assenza di posti auto nelle vicinanze del cinema, la difficoltà di accedere alle attività commerciali in Piazzale Cuoco, il parcheggio selvaggio creato dagli utenti delle cliniche mediche in via Alfieri, e per non parlare degli innumerevoli disagi provocati dalla linea del tram, che attraversa e divide il quartiere costringendo i cittadini a tortuosi percorsi per passare da una parte all'altra del rione. L'amministrazione vuole cambiare le abitudini dei cittadini imponendo una scelta irragionevole e insensata, soprattutto in quanto le persone che più subiranno gli effetti del Superblocco saranno gli anziani e che nei garage dei condomini anni '60 purtroppo le auto moderne non riescono più ad entrare, necessitando di essere parcheggiate in pubblica via».

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