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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Acciaierie Venete, Susanna Camusso a Padova per incontrare i delegati sindacali

Il segretario generale della Cgil arriverà martedì mattina nella sede di via Longhin. Il sindacato: "grave carenza di personale di vigilanza, la Regione Veneto faccia qualcosa"

A sorpresa, ma urgente. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, martedì mattina alle ore 8 sarà a Padova (nella sede di via Longhin) per incontrare i delegati sindacali di Acciaierie Venete, fabbrica in cui è avvenuto il tragico incidente sul lavoro che ha coinvolto quattro operai.

"Grave carenza di personale di vigilanza"

Una visita necessaria alla luce del grave fatto, che ha portato anche la Funzione Pubblica del sindacato ad esporsi tramite il segretario generale veneto, Daniele Giordano: "Come Fp Cgil non possiamo che esprimere la nostra vicinanza alle famiglie degli operai vittime del gravissimo episodio avvenuto alle Acciaierie Venete. L’ennesimo incidente mortale sul lavoro non può che farci ribadire ancora una volta l’urgenza di investire maggiori risorse sugli Spsal e sul ruolo pubblico di salvaguardia della salute e della sicurezza. Da anni denunciamo una grave carenza di personale in tutte le province e da anni chiediamo che la regione investa maggiori risorse sugli Spsal, che sono le uniche
strutture deputate dalla legge al controllo dell’applicazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro. La grave carenza di personale di vigilanza ed ispezione determina che si faccia fatica a garantire i turni di lavoro e a svolgere l’attività di prevenzione ed ispezione indicate dalle normative. Chiediamo alla Regione Veneto di aprire un confronto vero per costruire una riorganizzazione che non limiti l’autonomia professionale di chi svolge vigilanza ed ispezione nel territorio e un impegno concreto a nominare tecnici della prevenzione per l’attività di ispettore. È importante evidenziare, per evitare qualsiasi strumentalizzazione, che i lavoratori stessi chiedono la riorganizzazione del servizio in uno spirito collaborativo per evitare di trasformare la prevenzione in un timbrificio che risponderebbe solo alle statistiche e poco ai reali bisogni di salute e sicurezza".

"Pochi ispettori, la Regione Veneto faccia qualcosa"

Il segretario regionale Giordano elenca, infine, cifre emblematiche: "Per tutte queste ragioni oggi più che mai è necessario che si apra un confronto per investire sul personale che ad esempio per migliaia di imprese e per estensione territoriale è senza dubbio carente dato che, ad esempio, per tutta l’Ulss 3 di Venezia ci sono solo 17 ispettori, per l’Ulss 2 di Treviso 21, per l’Ulss 9 di Verona 17, per l’Ulss 6 Euganea 28 ispettori. Cifre che complessivamente in Veneto portano il numero di ispettori a non più di 140 quando in Regioni importanti come la Toscana ce ne sono più di 400 e solo per Prato, dopo i fatti noti, ne sono stati assunti con un progetto circa 40. Se non vogliamo quindi solo fare retorica - conclude Giordano - sulla sicurezza sul lavoro e sulla prevenzione si proceda subito a costruire un progetto forte di assunzioni a livello regionale che rafforzi il ruolo degli Spsal nella logica di prevenzione e non solo nella repressione per sostenere il nostro fondamentale sistema produttivo e salvaguardare la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini".

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