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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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«Domenica resteremo chiusi»: la protesta dei gestori delle piscine padovane

Il motivo è l'aumento dei costi (senza dimenticare il calo di fatturato): c'è chi denuncia che «se prima pagavo bollette di 10-15mila euro al mese, adesso pago 60-70mila euro»

Le corsie resteranno vuote: i gestori delle piscine dell'intera provincia padovana hanno annunciato che resteranno chiusi per protesta domenica 6 febbraio.

Chiusura

Il motivo è quello comune a molte realtà anche extra-sportive in questo periodo, ovvero l'aumento dei costi (senza dimenticare il calo di fatturato): ecco perché, come riporta "Il Mattino di Padova", il Coordinamento associazioni gestori impianti natatori ha optato per questa protesta in tutta Italia. Sono almeno venti gli impianti interessati nel Padovano, e basta leggere sul quotidiano locale le testimonianze dirette per capire come la situazione sia tragica. Emblematico, in tal senso, quanto dichiarato da Dimitri Barbiero, titolare di tre diversi impianti (Plebiscito, Padova 2000 e una piscina a Piove di Sacco), il quale porta un esempio concreto: «A fronte di minori consumi ci troviamo con bollette aumentate in maniera vertiginosa: se prima pagavo bollette di 10-15mila euro al mese, adesso pago 60-70mila euro».

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