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Ex stazioni da sistemare nel nome del cicloturismo: al via la procedura di concessione

Prende il via la procedura per individuare le manifestazioni di interesse volte all’uso delle “ex stazioni” lungo la pista ciclabile Treviso-Ostiglia nel tratto del territorio padovano

Prende il via la procedura per individuare le manifestazioni di interesse volte all’uso delle “ex stazioni” lungo la pista ciclabile Treviso-Ostiglia nel tratto del territorio padovano.

Cicloturismo

L’Amministrazione Provinciale ha pubblicato l’avviso per far rivivere questi immobili, mediante interventi di recupero, restauro, ristrutturazione, finalizzati allo svolgimento di attività economiche e/o servizi per i cittadini, con particolare riferimento all’offerta turistica e alla promozione del territorio. L’insieme dei fabbricati e le relative pertinenze si trovano a Campodoro in via Municipio, a Piazzola sul Brenta in via Nizza, a Loreggia in via Amedeo e a Piombino Dese in località Badoere/Levada. «L’obiettivo - ha spiegato il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui - è quello di acquisire proposte progettuali per il recupero degli immobili al fine di realizzare un’area strategica per lo sviluppo del turismo, del cicloturismo, lungo il percorso che attraversa il territorio provinciale in undici Comuni: Campodoro, Villafranca Padovana, Piazzola sul Brenta, Campo San Martino, Curtarolo, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Camposampiero, Loreggia, Piombino Dese e Trebaseleghe, per una lunghezza totale di circa 32 km. Il concessionario potrà quindi svolgere attività di assistenza e supporto ai ciclisti e cicloturisti, realizzare parcheggi scambiatori custoditi, attività ricettiva alberghiera, somministrazione di cibo e bevande, organizzazione di iniziative ludiche e culturali collegate alla storia della ex linea ferroviaria. Per noi è una proposta che ci auguriamo possa attrarre interesse e nuove idee così da diventare un veicolo di rilancio turistico e culturale. Le opportunità in termini di turismo sono ormai evidenti perché esiste una forte richiesta di servizi anche per chi predilige mezzi a basso impatto ambientale come la bicicletta e la bicicletta elettrica per spostarsi sia in ambito urbano che extraurbano. Per questo daremo priorità a progetti di valorizzazione che sappiano mettere insieme tutte le potenzialità di questo territorio».

Concessione ventennale

La durata della concessione sarà ventennale per consentire un programma completo di ristrutturazione, recupero e restauro di uno o più immobili e lo sviluppo di attività economiche e di servizi per i cittadini. «La pista ciclabile Treviso-Ostiglia – ha detto il consigliere provinciale al Patrimonio Vincenzo Gottardo - viene paragonata per il suo fascino alla famosa San Candido-Lienz. Un itinerario che, oltreché valorizzare il patrimonio ambientale e ripercorrere la storia d’Italia e del Veneto, è in grado di qualificare l’offerta turistica verso una mobilità dolce. L’auspicio è che il futuro gestore di queste ex stazioni sappia valorizzare al massimo l’area quale polo rivolto alla ricettività, alla didattica ambientale, alla formazione, all’attività sportiva e a un turismo sostenibile e di qualità. Dovrà essere redatto un progetto di fattibilità tecnico ed economico per il recupero di uno o più fabbricati interessati dall’avviso, con l’indicazione degli interventi di manutenzione e/o restauro, messa a norma e miglioramento della struttura in funzione dell’utilizzo. Possono partecipare alla procedura soggetti singoli o associati con esperienza di almeno 2 anni nella programmazione e gestione di attività economiche o servizi culturali per i cittadini. Vogliamo promuovere la conoscenza del patrimonio storico e culturale e far sì che diventi un punto di aggregazione e di attività aperte ai nostri cittadini e alle associazioni del territorio».

Canone

Il canone annuo stabilito è di 5mila euro con decorrenza del quinto anno di contratto. Il concessionario è tenuto ad eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria della proprietà immobiliare e delle relative pertinenze, compreso il disboscamento. La domanda di manifestazione di interesse dovrà pervenire entro il 15 settembre a mezzo PEC protocollo@pec.provincia.padova.it o mediante servizio postale. Tutte le informazioni e i dettagli sono pubblicati sul sito internet della Provincia di Padova.

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