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Seconda solo a Bologna: grande risultato dell'Università di Padova nella classifica Censis

Tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) nelle prime due posizioni si mantengono stabili, rispettivamente, l’Università di Bologna, prima con un punteggio complessivo pari a 91,8, seguita dall’Università di Padova (88,7)

Anche quest’anno sono disponibili le classifiche delle università italiane elaborate dal Censis e diventate ormai un appuntamento annuale a supporto dell’orientamento di migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario basata sulla valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) relativamente a: strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità. A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali. Complessivamente si tratta di 64 classifiche, che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione.

Padova

Tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) nelle prime due posizioni si mantengono stabili, rispettivamente, l’Università di Bologna, prima con un punteggio complessivo pari a 91,8, seguita dall’Università di Padova (88,7). Seguono, scambiandosi le posizioni della precedente annualità, La Sapienza di Roma, che con un punteggio di 85,5 sale dal quarto al terzo posto, e l’Università di Firenze, che retrocede dal terzo al quarto, riportando il valore complessivo di 85,0. Stabile in quinta posizione l’Università di Pisa, con 84,8 punti, cui segue Università di Torino, che si riprende una posizione in graduatoria (82,8). Ultima tra i mega atenei statali è l’Università di Napoli Federico II (73,5), preceduta dall’Università di Bari in penultima posizione (79,5).

Rosario Rizzuto

Questo il commento del rettore Rosario Rizzuto: «Ancora una volta l’Università di Padova si posiziona ai vertici del ranking degli atenei italiani stilato dal Censis, confermandosi al secondo posto fra i mega atenei. Anche in un anno così difficile, nel pieno della pandemia Covid, abbiamo migliorato il punteggio totale, siamo cresciuti in tre dei sei parametri presi in considerazione, mantenendoci pressoché costanti sugli altri tre. Un risultato che ci rende felici e, come sempre accade in questi casi, è uno stimolo per continuare a crescere, dove possibile. In particolare vorrei sottolineare la prima posizione per quanto riguarda il parametro “occupabilità”: uno dei tanti motivi che fanno dell’Università di Padova un luogo attrattivo per studentesse e studenti che scelgono il nostro ateneo per costruire il loro - e in fondo il nostro - futuro. Il mio grazie va a tutta la comunità accademica che, con competenza, tenacia e passione, contribuisce quotidianamente a costruire tali risultati».

Luca Zaia

Questo il commento di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: «Riferimento universitario per il mondo, dalle profonde radici nell’identità veneta ma da sempre proiettato verso nuove e moderne sfide nella cultura, nella preparazione professionale e nella ricerca, l’Ateneo di Padova si conferma un’eccellenza a livello internazionale; un modello di elevata qualità per organizzazione, amministrazione e didattica che continua ad essere orgoglio della nostra regione. Mi congratulo con il magnifico Rettore, i docenti, il personale e tutti coloro hanno reso possibile il consolidamento di questa posizione nel quadro accademico nazionale. Il risultato è certamente frutto di un’attenta lettura dell’attività dell’ateneo dalla quale escono indicatori che traducono in chiave moderna quella vocazione universale che l’Università di Padova dimostra da ormai otto secoli, attraendo studenti, preparando importanti protagonisti in tutti gli ambiti sociali e dando le giuste risposte in termini di docenza alle richieste di un mondo sempre in evoluzione. Auguro all’Ateneo padovano ancora maggiori successi. Sono certo che il Bo continuerà a dimostrare anche nelle nuove e sempre più impegnative sfide a cui si sta aprendo il mondo di essere al passo coi tempi come ha dimostrato fino ad oggi».

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