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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aumenta del 2,5% il fatturato delle imprese edili, Gerotto: «Ma il Codice appalto va migliorato»

Il trend in aumento rilevato negli ultimi due anni grazie agli incentivi governativi sta però frenando. Incidono molto gli aumenti dei prezzi dei materiali di costruzione e il costo elevato dell’energia. Padova ha registrato anche la maggior crescita degli ordinativi (+3,8%)

Nell’ultimo quadrimestre del 2022 la provincia di Padova ha fatto registrare un aumento del fatturato del 2,5% per le aziende edili. Il trend in aumento rilevato negli ultimi due anni grazie agli incentivi governativi sta però frenando. Incidono molto gli aumenti dei prezzi dei materiali di costruzione e il costo elevato dell’energia. Padova ha registrato anche la maggior crescita degli ordinativi (+3,8%), uno dei più bassi trend di crescita dei prezzi, un aumento degli occupati dell’1,1% e le prospettive degli imprenditori sono positive; ovvero il saldo tra coloro che prevedono un incremento e coloro che si attendono una diminuzione dei trend delle costruzioni. Inoltre dal primo luglio il Codice degli appalti entra nella piena operatività. «Buoni segnali – osserva il presidente di Ance Padova, Alessandro Gerotto – ma vanno chiariti alcuni aspetti per fare in modo che tutto fili liscio»

Codice appalti

«Riguardo il Codice degli Appalti resta poco più di un mese per cercare di cancellare le perplessità che abbiamo sul tema della concorrenza e di sostenibilità economica per le imprese. Se vogliamo accompagnare a passo svelto la transizione ecologica e la messa a terra del Pnrr il nuovo Codice è uno strumento fondamentale e non può avere falle. Per quanto riguarda la concorrenza ci preoccupa soprattutto la norma che prevede di affidare i lavori senza gara, attraverso la procedura negoziata per gli appalti fino a 150 mila euro. Oggi il tema che per un bando comunale si perde molto tempo non esiste più: semmai abbiamo il problema opposto. Alla questione si aggiunge la previsione che il Codice assegna ai settori speciali che potranno affidare lavori in house, appunto senza ricorrere alle gare. Si tratta potenzialmente del 36% del mercato degli appalti pubblici e inserire un tetto avrebbe potuto essere di aiuto al mercato. E’ indubbio che il cambio di paradigma c’è stato – conclude Gerotto - e di questo va dato atto al Governo e al Ministero delle Infrastrutture. A Padova, come ho già avuto modo di dire, per alcune infrastrutture ci sono stati degli stop imprevisti e la coincidenza dell’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti può aiutare i cantieri a ripartire».

La formazione

Intanto per contribuire alla formazione di coloro che sono impegnati nell’applicazione della nuova normativa, sia nelle imprese che nella Pubblica Amministrazione, Ance Padova in collaborazione con Omologhia srl e con la partecipazione di Cqop Soa (Costruttori Qualificati Opere Pubbliche) promuove una serie di incontri sul nuovo Codice degli appalti, varato lo scorso 31 marzo e che entrerà in attuazione dal primo luglio prossimo.
Sono proposti otto moduli formativi distribuiti dal 10 maggio al 28 giugno che si svolgeranno durante la mattina (dalle 9 alle 13) nella sede della Scuola Edile CPT di Padova, in via Basilicata, 10. Tra i relatori l’avvocato Bruno Urbani, della direzione legislazione opere pubbliche di Ance, la professoressa di diritto amministrativo Carola Pagliarin, e gli esperti avvocati Gianni Zgagliardich, Alberto Gaz, Giovanni Scudier e Alfredo Biagini. Gli incontri si terranno il 10, 16, 23 e 31 maggio e il 7, 16, 21 e 28 giugno. Per informazioni e iscrizioni (limitate) si può contattare la sede di Ance Padova oppure Omologhia al telefono 389.0044934 o mail: info@omologhia.it

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