rotate-mobile
Attualità

Emergenza adolescenti, la lista Padova Insieme propone una Consulta giovani

I servizi cittadini hanno avuto un aumento del 35% delle richieste di presa in carico dal punto di vista psicologico e psichiatrico di adolescenti: giovani fragili, bisognosi di terapie e farmaci

Padova Insieme, neonata formazione a sostegno di Sergio Giordani che riunisce, attorno alla figura dell’assessora Francesca Benciolini e dei consiglieri Meri Scarso, Paolo Sacerdoti e Stefania Moschetti, professionisti provenienti da vari settori, mondo dell’associazionismo, molti giovani, ha incontrato nella serata di mercoledì 27 aprile a Palazzo Moroni il sindaco e ha chiesto la firma di un ”patto tra candidati ed elettori” per la prossima legislatura, un impegno reciproco a confrontarsi, supportarsi e partecipare alla vita della città non solo durante la campagna elettorale ma a lungo termine.

Il progetto

Tra i temi affrontati emerge la necessità di dedicare forze e risorse per affrontare l’emergenza adolescenti, resa evidente anche dai casi come quello del giovane Ahmed di questi giorni o del 17enne Henry di qualche mese fa. I servizi cittadini hanno avuto un aumento del 35% delle richieste di presa in carico dal punto di vista psicologico e psichiatrico di adolescenti: giovani fragili, bisognosi di terapie e farmaci, che soffrono di disturbi alimentari, comportamentali, ansie, depressioni, sindromi suicidare e molti casi di abbandono scolastico. «Il nostro programma - afferma il presidente di Padova Insieme Filippo Pacchiega - mette al centro la persona e la comunità. Siamo convinti che a fianco dei fondi del Pnrr per le grandi opere sia indispensabile uno sforzo perché la coesione sociale venga rinforzata, per rispondere alle solitudini e alle fragilità, per fare di Padova una città delle relazioni, con i rioni al centro». Le proposte per i giovani sono tante e nascono in particolare dai giovani candidati presenti nella lista Erika Argentieri, Lucia Zanetti, Andrea Lion e il 19enne maturando Udom De Lorenzi: un “piano giovani generazioni” che va dalla costituzione di una Consulta giovani che rappresenti e porti avanti le istanze della fascia 14 - 26, a un dialogo serrato con l’Università per tutti i temi legati alla presenza in città, dalle abitazioni alla convivenza con i quartieri, fino alla costituzione di una rete - coordinata dal Comune - dei soggetti che si occupano di giovani affinché le famiglie fragili e con disagio trovino facilmente una rete di sostegno. La consigliera Meri Scarso, presidente della commissione Politiche educative e scolastiche, propone un innovativo ‘fattore famiglia’ da associare all’ISEE nell’accesso ai servizi a richiesta individuale che tenga conto non solo del numero dei figli, ma anche dell’età e delle loro condizioni, della presenza di anziani in famiglia, della particolarità delle famiglie monoparentali: «Il comune - sottolinea - può e deve fare da regia per la grande ricchezza costituita in primis dal volontariato e dal terzo settore,  di questa città, ma anche dalle imprese sociali e profit, perché anche a seguito dell'esperienza della pandemia, abbiamo capito che quando collaboriamo possiamo dare una risposta migliore ai bisogni delle persone e le risorse quando sono in rete si moltiplicano».

I commenti

«Il 2022 - ha detto l’ex assessore Claudio Piron - è l’anno europeo dei Giovani. Assieme alle opere pubbliche vogliamo che Padova si faccia capofila di un Piano nazionale per le nuove generazioni, da finanziare con i fondi del Pnrr, per accompagnare i nostri ragazzi dall’asilo nido fino alla maggiore età, con servizi rispondenti ai loro bisogni, riconvertendo ad esempio le scuole d’infanzia vuote per causa della denatalità in centri per gli adolescenti, favorendo le attività sportive e ricreative, dando facile accesso ai servizi per il disagio». «Importante - sottolinea Mila Masciadri, presidente della Consulta 5B Sacra Famiglia - è il ruolo dei rioni. La divisione tra centro e periferia era già obsoleta e ancora di più lo è diventata durante e dopo la pandemia. La città con i suoi 6 quartieri è composta da tanti poli rionali, i veri luoghi delle relazioni, collegati tra loro. Su questo vogliamo lavorare, per i giovani, per gli anziani, per le fragilità». «Una città sicura - conclude il candidato Aldo Bucciante - è una città che ‘si-cura’, che si prende cura dei suoi cittadini». Il sindaco Sergio Giordani ha firmato il patto tra candidati ed elettori e si è detto entusiasta di un gruppo che «per la prima volta non parla di strade e marciapiedi, ma di persone e di relazioni». «Rivendichiamo - ha chiuso l’assessora Benciolini - l’importante lavoro fatto in questi 5 anni e vogliamo proseguire con ancora maggiore impegno e partecipazione».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza adolescenti, la lista Padova Insieme propone una Consulta giovani

PadovaOggi è in caricamento