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Emergenza cinghiali, nuovo contributo regionale per il Parco dei Colli Euganei

La Giunta regionale del Veneto ha approvato lo stanziamento per un valore di 220mila euro a titolo di contributo al Parco Regionale dei Colli Euganei per l’attivazione del Piano delle attività per gli interventi di contenimento finalizzato all’eradicazione degli ungulati per l’anno 2022

La Giunta regionale del Veneto ha approvato lo stanziamento per un valore di 220mila euro a titolo di contributo al Parco Regionale dei Colli Euganei per l’attivazione del Piano delle attività per gli interventi di contenimento finalizzato all’eradicazione degli ungulati per l’anno 2022. Il contributo, previsto dalla legge regionale n. 30 del 30 dicembre 2016, si pone in continuità con le attività dello scorso anno che erano state finanziate con un contributo di 200mila euro.

Cinghiali

Afferma Cristiano Corazzari, assessore regionale ai parchi: «I primi ungulati nel Parco dei Colli Euganei sono stati avvistati nel 1997 e da allora la loro presenza è cresciuta anno dopo anno, i danni all’agricoltura e la pericolosità legata agli incidenti stradali è evidente come ci dicono le continue segnalazioni: come Regione stiamo lottando dal 2001 assieme a Provincia, Corpo Forestale dello Stato prima e Carabinieri Forestali poi, e ISPRA, posizionando chiusini e formando personale specifico, i selecontrollori, per le operazioni per gli abbattimenti. Abbiamo aumentato gli abbattimenti e predisposto risorse specifiche a partire dal 2017 per l’eradicazione degli ungulati e per quest’anno abbiamo aumentato ulteriormente lo stanziamento a 220 mila euro per far fronte all’emergenza». 

Contenimento

In dettaglio il Piano delle attività per il contenimento dei cinghiali 2022, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, per il 2022 ha come obiettivi: il consolidamento delle attività di trappolaggio ampliando il numero dei chiusini disponibili consentendo una localizzazione più diffusa ed incisiva sul territorio; la realizzazione di un terzo centro di stoccaggio per la conservazione dei capi abbattuti in condizioni di sicurezza da realizzare presso aree comunali o di altro Ente pubblico; l’acquisto di un nuovo mezzo fuoristrada dotato di caratteristiche utili per l’attività di “cerca col faro”; l’acquisto di dissuasori ottici e acustici per attenuare il più possibile i rischi da attraversamenti stradali dei cinghiali e di altra fauna selvatica; il completamento della dotazione tecnico informatica fornendo anche ai nuovi centri una strumentazione informatica essenziale con computer e scanner per implementare la digitalizzazione delle informazioni indispensabili per la gestione della specie e per la filiera della carne (per la quale sono state previste ulteriori risorse per la certificazione di filiera); acquisti di attrezzature tecniche per la sicurezza del personale impiegato.

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