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Cooperazione Sociale: oltre 280 i centri estivi attivati in Veneto nel periodo post lockdown

Confcooperative Federsolidarietà Veneto comunica i dati relativi ai centri estivi attivati in tutto il territorio regionale dalle proprie Cooperative Sociali associate grazie alla collaborazione tra Regione e Comuni

Confcooperative Federsolidarietà Veneto comunica i dati relativi ai centri estivi attivati in tutto il territorio regionale dalle proprie Cooperative Sociali associate grazie alla collaborazione tra Regione e Comuni. 285 centri estivi attivati, 166 Comuni coinvolti, per un totale di più di 5.000 bambini. Le tipologie dei centri estivi sono suddivise in queste fascia d’età: 0-3 (90 centri estivi), 3-6 (75 centri estivi), 6-11 (81 centri estivi), 11-14 (39 centri estivi). Sono questi i numeri dei centri estivi che le Cooperative Sociali associate a Confcooperative Federsolidarietà Veneto hanno attivato quest’estate.

Dati

Dati significativi che dimostrano come la Cooperazione Sociale, nonostante le difficoltà di questo periodo, ha voluto e saputo dare una risposta concreta al territorio, proponendo in sicurezza attività di socializzazione e ricreative per bambini e ragazzi dai 0 ai 14 anni, sollevando i genitori che, rientrati al lavoro, erano in difficoltà nella gestione dei figli durante la giornata. In tutto il territorio è stata attivata una forte rete tra pubblico e privato, nella quale la Cooperazione Sociale ha lavorato in sinergia soprattutto con la Regione e i Comuni. Questo ha permesso l’attivazione di numerosi centri estivi rispondendo alle esigenze delle famiglie e restituendo a bambini e ragazzi opportunità di relazione e gioco.

Obiettivo

«L’obiettivo – afferma Roberto Baldo, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Veneto – è stato quello di offrire un servizio alle famiglie e di permettere ai bambini e ai ragazzi di ritornare alla socialità dopo la chiusura delle scuole e dei servizi alla prima infanzia. Un particolare riconoscimento per l’attività svolta e che stanno svolgendo – continua Roberto Baldo – va fatto a tutti i lavoratori delle Cooperative, che hanno saputo affrontare con responsabilità ed entusiasmo questa nuova sfida. Siamo riusciti ad offrire alle famiglie delle risposte educative qualificate, soprattutto per la fascia d’età delicata dei 0-3 e 0-6 anni».  Particolare attenzione viene data all’aspetto della sicurezza: infatti vengono applicati e rispettati i protocolli sanitari definiti dalle linee guida della Regione per le attività dei centri estivi. È da segnalare quindi lo sforzo messo in campo dalle Cooperative Sociali interessate, comparto anche questo che, a causa del lungo periodo di lockdown, ha subito non poche difficoltà economiche. Queste Cooperative Sociali però si sono messe a disposizione di territori e comunità. In particolare va segnalata l’attenzione che viene dimostrata nei servizi della fascia 0-6 (soprattutto della fascia 0-3) dove il personale delle Cooperative Sociali è rappresentato da operatori regolarmente assunti, qualificati e formati, al fine di garantire i necessari livelli di professionalità e sicurezza che sono indispensabili nelle attività rivolte a queste fasce d’età.

Confcooperative

Confcooperative Federsolidarietà Veneto è stato un interlocutore attivo con la Regione e con i Comuni, in particolare con Anci Veneto, soprattutto per la fascia d’età 0-6 anni. Nei mesi precedenti all’attivazione dei centri estivi Confcooperative ha partecipato al Tavolo regionale per la riattivazione dei servizi all’infanzia fascia 0-6, durante il quale sono state proposte e condivise le linee guida che oggi sono utilizzate nell’organizzazione dei centri estivi.

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