«Intervenite sulle rette per aiutare le famiglie»: la richiesta di Assonidi a 12 Comuni padovani
«Le nostre strutture al termine di questo periodo sospeso di crisi, rischiano di non riaprire più, disperdendo un enorme patrimonio di esperienze pedagogiche e di relazioni umane con famiglie e bambini»
A livello nazionale gli asili nido aderenti ad Assonidi Confcommercio si sono rivolti direttamente al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. A livello locale hanno invece pensato di coinvolgere i comuni veneti dove operano, dodici dei quali (Padova, Limena, Noventa Padovana, Montegrotto Terme, Albignasego, Selvazzano Dentro, Este, Villafranca Padovana, Conselve, San Martino di Lupari, Borgoricco e Rubano) sono in provincia di Padova.
Difficoltà
Nell’uno e nell’altro caso hanno sottolineato l’estrema difficoltà di un settore composto prevalentemente da micro e piccole imprese di servizi all’infanzia 0-6 anni che sta vivendo uno dei momenti più critici della sua storia. Spiega Elisabetta Rampazzo, presidente di Assonidi Ascom Confcommercio: «Le nostre strutture al termine di questo periodo sospeso di crisi, rischiano di non riaprire più, disperdendo un enorme patrimonio di esperienze pedagogiche e di relazioni umane con famiglie e bambini». Da qui una serie di richieste, sia di ordine generale (esonero imposte e canoni di locazione, soprattutto) sia di carattere locale: «Ai comuni - continua Rampazzo - chiediamo di intervenire in favore delle famiglie per le rette degli asili privati autorizzati ed accreditati che sono parificati a quelli pubblici; che quest’aiuto venga erogato non solo alle famiglie residenti che portano i figli nei nidi del comune, ma anche a quelle famiglie residenti che ne hanno altrettanto bisogno ma che per necessità lavorative o familiari sono costrette a portare il figlio in un nido fuori dal comune ed infine chiediamo che i nidi accreditati del comune vengano parificati in tutto e per tutto a quelli pubblici o Fism ovvero, come successo per esempio nel comune di Padova, che anche loro vengano inseriti nella convenzione comunale, ove esistesse».