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Coronavirus, Iov: «Da lunedì 4 maggio riattivati i laboratori e garantite tutte le nostre attività»

Inizia la "Fase 2" anche per l'Istituto Oncologico Veneto. La raccomandazione della dottoressa Bonavina: «Capisco benissimo che restrizioni e dispositivi di protezione possano francamente aver stancato, ma il nostro obiettivo è quello di tornare tutti a una libertà assoluta»

Un importante aggiornamento in videoconferenza: a fornirlo il professor Giorgio Roberti e la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dello Iov - Istituto Oncologico Veneto.

Giorgio Roberti

Spiega il professor Roberti: «Voglio ringraziare di cuore l'associazione sportiva dilettantistica veneta per disabili che tramite il Comune di Padova ci ha voluto donare 600 mascherine chirurgiche, un gesto davvero splendido. L'emergenza non è finita, ci troviamo in questo momento nella cosiddetta "Fase 2" di convivenza col virus, quindi non dobbiamo abbassare la guardia. In questo periodo siamo riusciti a garantire una continuità di servizi pressoché al 100%. Gli accompagnatori non sono e non saranno ammessi salvo per casi particolari. Mi sento di ribadire certi concetti: capisco che molte misure possono essere vissute come restrizioni, ma sono necessarie e si sono dimostrate efficaci. Non dobbiamo abbassare la guardia, in particolare nelle strutture ospedaliere. Ed è necessario che ci sia un comportamento responsabile da parte dei cittadini».

Maria Giuseppina Bonavina

Afferma con fermezza la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, direttore sanitario dello Iov - Istituto Oncologico Veneto: «Dovremo continuare a ridurre il rischio di diffusione del virus e quindi a ridurre l'impatto della pandemia: capisco benissimo che qualche restrizione e i dispositivi di protezione potrebbero francamente aver stancato, ma il nostro obiettivo è quello di tornare a una libertà assoluta e per riuscirci è necessario l'utilizzo appropriato di tali dispositivi, che sono efficaci se utilizzati in modo corretto. Ricordo a tal proposito che una mascherina super-utilizzata può provocare più danni di non utilizzare la mascherina, quindi va cambiata spesso. Da lunedì 4 maggio per noi non cambia quasi niente a livello di organizzazione e di controllo di pazienti e operatori, ma verranno riattivati tutti i laboratori il che ci consentirà di garantire tutte le attività come il percorso di prevenzione e controllo del melanoma, che avevamo interrotto. Continueremo il follow up da remoto di molti pazienti, che in questo modo non solo non saranno abbandonati dal proprio medico ma avranno anzi un ulteriore strumento per essere seguiti. Continuerà inoltre la distribuzione dei farmaci a domicilio con la possibilità di prescrizione trimestrale degli stessi farmaci. Per quanto riguarda le prestazioni sanitarie gli utenti potranno entrare nelle struttura solo 15 minuti prima delle suddette. Le visite, inoltre, saranno consentite solo negli orari stabiliti. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, ognuno di noi deve mettere un pezzetto di buona volontà. Il personale sanitario in questi due mesi ha dimostrato un senso appartenenza molto profondo, e di questo non possiamo che ringraziare ogni singolo operatore».

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