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6.000 mascherine sequestrate da GdF e agenzia delle dogane e donate alla protezione civile

Il plauso di Luca Zaia: «Ancora una volta, in un momento non facile neanche per la loro attività, i tutori della legalità hanno difeso il Veneto ed i suoi cittadini dai profittatori senza scrupoli»

«È incredibile che, mentre c’è chi ogni giorno sta contrastando il Coronavirus a rischio della propria vita come in una guerra, ci sia chi per i più bassi istinti di profitto cerchi di violare le normative che assicurano le armi per combattere. Per fortuna i tutori della legalità sono sempre all’opera, confermandosi un presidio della legalità a tutela, in questo caso, della salute del cittadino e di tutta la collettività veneta»: così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, accoglie la consegna alla Protezione Civile regionale di 6.000 mascherine, da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che le hanno sequestrate mentre erano stoccate al Porto di Venezia, già pronte all’esportazione in violazione all’Ordinanza del Capo Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

6.000 mascherine

Aggiunge il Governatore Zaia: «Come è giusto che sia ora questi presidi verranno distribuiti e utilizzati come è previsto dalla normativa vigente. Con questa operazione, non solo si è contrastata un’attività illegale, si è anche ribadito che non c’è sotterfugio che tenga di fronte ad una lotta contro il Covid 19 che ci vede uniti. Trasmetto il mio plauso e ringrazio tutto il personale della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane che, ancora una volta, in un momento non facile neanche per la loro attività, hanno difeso il Veneto ed i suoi cittadini dai profittatori senza scrupoli».

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